“Percettori di reddito di cittadinanza al posto dei collaboratori iscritti nelle graduatorie: la denuncia”

“Percettori di reddito di cittadinanza al posto dei collaboratori iscritti nelle graduatorie: la denuncia”

Comunicato stampa “SOSCittadino.it”

La grave insufficienza di personale ATA – personale amministrativo/ tecnico/ ausiliario – nelle scuole pugliesi, soprattutto con riferimento al profilo professionale del collaboratore scolastico, sta innescando una serie di meccanismi “di reclutamento” alquanto discutibili e che rischiano di essere dichiarati presto illegittimi dalla giurisprudenza amministrativa.

Da qualche settimana, infatti, si vociferava tra gli addetti ai lavori che alcune scuole, in particolar modo – ma non solo -istituti comprensivi dove è maggiormente sentita l’esigenza di una adeguata dotazione organica, iniziavano ad utilizzare i percettori di reddito di cittadinanza, partecipando ai cosiddetti PUC messi a disposizione dei Comuni.

E dalla voce si è passati ai fatti: nella provincia orientale di Taranto alcuni istituti sono stati dotati, dai comuni a cui si sono rivolti, di numerose unità di percettori di reddito di cittadinanza “da affiancare” (!) ai collaboratori scolastici di ruolo.

Tale sistema si appalesa come una grave ingiustizia nei confronti di tutti gli aspiranti lavoratori della scuola che sono iscritti nelle graduatorie e sono in paziente attesa di una convocazione.

Di fatti, l’unico modo per ricoprire i profili professionali ATA anzidetti è quello di inserirsi all’interno di apposite graduatorie ministeriali pubblicate a cadenza triennale ed annuale.

La questione è al vaglio di una squadra, guidata dall’avv. Domenico Sammarco, di giovani avvocati i quali stanno valutando le azioni istituzionali e legali da porre prontamente in essere per contrastare questo fenomeno e garantire, così, i diritti di chi è regolarmente inserito nelle graduatorie scolastiche.

Nel frattempo sono stati già diffidati i vari Enti pubblici e le varie scuole a revocare le convenzioni e le determinazioni al fine di evitare l’istaurarsi di quella che potremmo davvero definire una “guerra tra poveri”, cioè tra una categoria professionale e le persone che vogliono prestare un servizio di pubblica utilità quali percettori di reddito di cittadinanza.

Con buona pace delle istituzioni pubbliche che, anziché provvedere restano silenti. E per questo l’avv. Sammarco, quale leader dei Progressisti, ha altresì già allertato gli assessorati regionali competenti affinché si stigmatizzi formalmente il comportamento degli Uffici di Piano/Servizi Sociali dei Comuni che hanno adottato provvedimenti in tal senso al fine di non procedere alla adozione di determinazioni che consentano tale distorto utilizzo dei percettori di RDC; nonché si riattivino con sollecitudine misure progettuali regionali, che darebbero certamente respiro alle scuole pugliesi e consentirebbero agli aspiranti inseriti nelle graduatorie ATA di essere destinatari di convocazioni per i profili professionali richiesti.

viv@voce

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