TARANTO. “Si impone la promozione di un’iniziativa di mobilitazione e di confronto finalizzata alla definizione di una mozione congressuale, incentrata sulle questioni del Mezzogiorno, che dia maggiore solidità culturale e politica al gruppo dirigente nazionale del Partito”

TARANTO. “Si impone la promozione di un’iniziativa di mobilitazione e di confronto finalizzata alla definizione di una mozione congressuale, incentrata sulle questioni del Mezzogiorno, che dia maggiore solidità culturale e politica al gruppo dirigente nazionale del Partito”

Intervento di Francesca Viggiano, assessore del Comune di Taranto, Partito Democratico

Un’indagine sulla qualità della vita nel nostro Paese indica in un 25% della popolazione la fascia sociale costituita da cittadini in condizioni di povertà e l’area così configurata si concentra al 40% nel Mezzogiorno, nel quale l’allarme-infanzia supera abbondantemente il 30% a fronte della media nazionale del 22%.

Gli indicatori socio-economici evidenziano un ampliamento del divario tra Nord e Sud dell’Italia in quanto, alle storiche fragilità strutturali, si sono sommate le conseguenze della pandemia e della guerra in Ucraina. In tale contesto, il progetto avanzato dall’attuale Governo e dal Ministro Calderoli sull’autonomia differenziata delle Regioni darebbe il colpo mortale alla coesione nazionale ed alla redistribuzione delle risorse finanziarie a favore delle aree italiane più svantaggiate e del Sud in particolare.

Il dibattito precongressuale, per come si sta articolando, incentrato prevalentemente sul toto-candidati e non sui problemi reali del Paese, sembra non recepire, neanche per titoli, le tematiche su esposte. Eppure, in chiusura della campagna elettorale politica, il PD aveva elaborato il “Manifesto per il Sud “, denominato “La Carta di Taranto”, presentato ufficialmente nella nostra città in una manifestazione pubblica, svoltasi con la partecipazione, tra gli altri, di Enrico Letta, Segretario Nazionale, di Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, e Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto.

Il documento racchiude in sette punti il programma di azione per il Mezzogiorno: Pubblica Amministrazione; Sanità; Scuola e Servizi di Cittadinanza; Transizione Ecologica e Gestione delle Acque; Lavoro e Imprese: Zone Economiche Speciali, Sicurezza e Legalità; Insularità. Se questi strumenti di analisi e di intervento non si trasformassero in opportunità di rilettura dei bisogni del Paese, di riesame delle problematiche emergenti, di rilancio di un concreto impegno politico a favore delle popolazioni meridionali, l’identità complessiva del PD ne risulterebbe ancora più sfocata.

Si impone, pertanto, la promozione di un’iniziativa di mobilitazione e di confronto finalizzata alla definizione di una mozione congressuale, incentrata sulle questioni del Mezzogiorno, che dia maggiore solidità culturale e politica al gruppo dirigente nazionale del Partito. É questo il momento.
Il congresso scandisce il tempo cruciale della vita di un partito; le mozioni connotano il corpo e l’anima di un congresso.

 

 

 

 

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