TARANTO. Il ghigno del nume che ci governa: il dio del massacro

TARANTO. Il ghigno del nume che ci governa: il dio del massacro

Sabato 3 dicembre, ore 21 all’Auditorium TaTÀ, la commedia di Yasmina Reza, trasformata in film da Polanski, per il cartellone “Periferie non solo”

L’anima infera dell’umano. Per il cartellone “Periferie e non solo”, rassegna di teatro e cinema, sabato 3 dicembre, alle ore 21 all’Auditorium TaTÀ, in Via Deledda ai Tamburi, in scena “Il dio del massacro” di Yasmina Reza, diretto e interpretato da Michele Cipriani, Arianna Gambaccini, Saba Salvemini, Annika Strøhm, consulenza scene e luci Michelangelo Campanale, costumi Maria Pascale, coproduzione Areté Ensemble | CiprianiGambaccini, con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese e Tex_il Teatro dell’ExFadda, con la collaborazione del Comune di Pergola e della compagnia teatrale Malalingua. Durata 100’. Biglietto 12 euro, ridotto 10 euro (under 25 e over 65) e 6 euro (studenti universitari).

Info e prenotazioni ai numeri 099.4725780 e 366.3473430.

«Vèronique, io credo nel dio del massacro. È il solo che governa, in modo assoluto, fin dalla notte dei tempi». Da una battuta, tra le tante della piéce di Yasmina Reza, drammaturga, attrice e scrittrice francese, l’origine del titolo del testo teatrale dal quale Roman Polanski ha tratto il film “Carnage” con protagonisti Jodie Foster, John C.Reilly, Christoph Waltz e Kate Winslet, in concorso a Venezia nel 2011.

E, fin dalle primissime battute di questa commedia al tempo stesso esilarante e feroce appare chiaro perché il regista polacco abbia deciso di portarla sul grande schermo – e perché attori come Isabelle Huppert, Ralph Fiennes e James Gandolfini abbiano voluto interpretarla a teatro. Poche volte, infatti, un autore è stato capace di squarciare con altrettanto soave crudeltà i veli destinati a ricoprire la costitutiva barbarie della creatura umana.

Nel lindo, assennato salotto borghese in cui due coppie di genitori si incontrano per cercare di risolvere, da persone adulte e civili quali essi ritengono di essere, una questione in fondo di poco conto (una lite scoppiata ai giardinetti tra i rispettivi figli), vediamo sgretolarsi a poco a poco le maschere di benevolenza, tolleranza, buona creanza, e di correttezza politica, apertura mentale, dirittura morale; e sotto quelle maschere apparire il ghigno del nume efferato e oscuro che ci governa sin dalla notte dei tempi: il dio del massacro, appunto.

Con uno humour corrosivo e una sorta di noncurante cinismo (e senza mai assumere il tono del moralista), in una lingua volutamente media, che sfodera tutto il suo micidiale potere, Yasmina Reza costruisce un brillante psicodramma, porgendo allo spettatore uno specchio deformante nel quale scoprirà, non senza un acido imbarazzo, qualcosa che lo riguarda molto da vicino.

In Italia, Adelphi ha dato alle stampe “Il dio del massacro” nell’agosto 2011, nella traduzione di Laura Frausin Guarino ed Ena Marchi (la versione in francese invece è del 2006), elevando la 63enne autrice parigina nell’Olimpo della letteratura mondiale.

Areté Ensemble

Nasce da un’idea di Annika Strøhm e Saba Salvemini a cui si è unito un ensemble di artisti internazionale, ci si ritrova in Areté solamente quando sorge la necessità di un progetto comune. Salvemini si diploma alla scuola del Teatro Stabile di Genova nel 2000, Strøhm alla Nordic Theatre Academy nel 2001. Nel 2007 fondano Areté Ensemble, per cominciare cosi lo sviluppo di una propria poetica. Nel 2009 l’incontro con Jean Paul Denizon, attore e aiuto regista di Peter Brook, seguito dalla compagnia per quattro anni nei suoi laboratori ed in alcune produzioni.

Michele Cipriani e Arianna Gambaccini

 Incrociano le loro strade sulla scena pur venendo da esperienze diverse. Fondano l’associazione culturale Kilkoa Teatro e creano insieme gli spettacoli “Certi Giorni”, “L’Onorevole” e “Arianna nel labirinto”, questo ultimo prodotto dal Teatro Era, Teatro Nazionale della Toscana. Cipriani si diploma nel 2000 alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2000, Gambaccini, dopo aver studiato con l’attore Graziano Giusti, si forma al Teatro CUST di Urbino.

Il progetto “Periferie e non solo” – terza edizione – è realizzato dal Crest, in collaborazione con associazione culturale Il Serraglio – VicoliCorti. Con il sostegno di Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto.

 

 

 

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