ROMA. Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Incontro con il ministro Adolfo Urso
Comunicato stampa di Domenico Gigante, segretario provinciale Uglm
Nel pomeriggio di ieri si è svolto l’incontro in presenza con le Segreterie Nazionali delle OO.SS. e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, istituzioni locali e tutti gli enti che sono interessati e coinvolti dalla annosa vertenza del sito siderurgico nazionale.
In rappresentanza della UGL Metalmeccanici erano presenti il vice segretario Nazionale con delega alla Siderurgia Daniele Francescangeli, il segretario confederale Adelmo Barbarossa e Alessandro Dipino in rappresentanza della segreteria Provinciale di Taranto.
L’incontro è ruotato sostanzialmente sulla discussione del Decreto Legge “salva Ilva” e sui propositi di Acciaierie d’Italia.
La UGL Metalmeccanici, nella interlocuzione con il Ministro, ha manifestato innanzitutto forti dubbi su quanto stia accadendo in azienda circa l’applicazione degli Ammortizzatori Sociali, sia per quanto concerne i lavoratori diretti sia delle aziende dell’indotto, nonché la difficoltà nel poter, ancora una volta, partire da zero come se nulla sia mai accaduto, in quanto i lavoratori sono stanchi, esausti delle continue promesse fatte e mai mantenute.
È stato chiesto l’impegno dello Stato Italiano nel monitorare gli aspetti produttivi annunciati dall’azienda, che dovrebbero prevedere una produzione di almeno 4 milioni di tonnellate per l’anno 2023 e di almeno 5 milioni di tonnellate per il 2024, nonché l’avanzamento del nuovo Piano Industriale, ritenendo legittimo conoscere:
- quale saranno i contenuti dettagliati di un ipotetico accordo di programma;
- quanti lavoratori interesserà la nuova richiesta di CIGS, che inevitabilmente sarà richiesta da Acciaierie d’Italia a partire dal prossimo mese di marzo;
- quali saranno gli impianti interessati alla produzione dei 4milioni di tonnellate “garantite” nel 2023 dalla proprietà, considerando che attualmente sono produttivi soltanto 2 altoforni (il nr. 2 ed il nr. 4) ai quali ADI intende affiancare la produzione dell’Altoforno nr. 5, qualora venisse rimesso nelle condizioni di poter produrre dopo un sostanziale intervento in termini di investimenti.
Inoltre, stante il perdurare della preoccupante situazione occupazionale in cui versa il polo siderurgico, sarà necessario un continuo monitoraggio da parte del MIMIT e del Ministero del Lavoro per delineare le misure sulle quali intervenire per il reimpiego della forza lavoro, nonché per definire istituti previdenziali di natura straordinaria in soccorso dei lavoratori fortemente provati dalla lunga applicazione della Cassa Integrazione Guadagni.
Aspetto positivo dell’incontro è stato l’invito rivolto dal Ministro Urso all’Azienda circa la necessità di ripristinare il dialogo ed il confronto con le OO.SS..
La UGL Metalmeccanici, seppur non in totale sintonia circa le modalità con le quali l’attuale governo abbia deciso di agire per cercare di riportare la questione ex ILVA dentro il perimetro che tale questione merita, esprime la piena disponibilità a tutti i livelli nel voler mantenere un dialogo costruttivo e propositivo, con l’unico scopo di poter raggiungere quanto prima possibile una reale soluzione, da tanto tempo agognata.