MANDURIA, CONTRADA “ARCHIGNANO”. DISCARICA DI RIFIUTI “SPECIALI E SPECIALI PEICOLOSI” IN MACCHIA MEDITERRANEA

MANDURIA, CONTRADA “ARCHIGNANO”. DISCARICA DI RIFIUTI “SPECIALI E SPECIALI PEICOLOSI” IN MACCHIA MEDITERRANEA

Esposto e immediato intervento del Corpo forestale dello Stato della Stazione di Manduria

Solo per chi come me, dovesse andare in giro per le campagne a fare il “cacciatore di discariche” potrebbe realmente rendersi conto della reale situazione ambientale ed igienico sanitaria in cui versa il nostro territorio che giorno dopo giorno rischia di diventare una “pattumiera” incontrollata dove ognuno impunemente, in violazione alla normativa vigente in materia di tutela ambientale (D.lgs. 152/2006), continua a scaricare veleni inquinando il suolo, il sottosuolo e l’aria con gravi conseguenze per l’ecosistema e per la salute pubblica.
Le cause sono diverse e tra tutte la prima è: “la mancanza di senso civico”, però anche le istituzioni hanno le loro colpe, tra tutte quelle di non attrezzarsi di “isole ecologiche” ma anche quello della vigilanza attraverso i preposti al controllo del territorio che indubbiamente applicando la legge del “chi sbaglia paga”, potrebbe scoraggiare tutti quei “terroristi ambientali” che pensano di poterla fare sempre franca.

Appena pochi giorni fa, nelle campagne del Comune di Fragagnano mi era capitato di vedere un terreno agricolo in gran parte ricoperto da un consistente strato di liquido biancastro di imprecisata natura,(certamente trasportato da “auto spurgo) ma ossa di animali, eternit, ed inerti di costruzioni sparsi a macchia di leopardo. Esposto e immediato intervento del personale tecnico dell’ASL di Manduria (vedesi nota allegata) indirizzata al Comune di Fragagnano con la richiesta di bonifica dell’area inquinata.
Giovedì 17 c.m. è stata la volta della contrada “Archignano” in agro del Comune di Manduria dove ignoti incoscienti hanno trasformato in discarica una rilevante area ricoperta da rigogliosa “macchia mediterranea” scaricando: ossa di animali,quintali di amianto, pneumatici di grosse dimensioni, tonnellate di inerti di costruzioni, plastiche, vetro, masserizie e proprio per non farsi mancare niente, anche “un’auto data al fuoco”.

Purtroppo, la mia unica arma è come sempre quella dell’Esposto (che comunque non si inceppa e continua a funzionare) cosa che ho fatto, chiedendo l’intervento del Corpo Forestale di Manduria che, come sempre molto sensibili alle problematiche ambientali, immediatamente dopo avermi contattato e accompagnati sul posto,ai fini dei rilievi di legge hanno effettuato il sopralluogo. La prassi successiva è sempre la stessa e cioè: nei prossimi giorni la Forestale trasmetterà agli organi competenti e tra questi anche al Sindaco di Manduria, il Verbale di sopralluogo con la richiesta di bonifica e, individuato il proprietario lo stesso dovrà bonificare, nel caso non provveda il proprietario dell’area inquinata, spetta al Comune avviare i lavori di bonifica con addebito al proprietario.

Purtroppo il più delle volte accade che, a causa di mancanza di fondi, nell’uno e nell’altro ottemperino all’ Ordinanza e i materiali inquinanti (se non vengono dati alle fiamme) non solo rimangono sul posto, ma addirittura diventano uno “specchietto per le allodole” dove poter scaricare impunemente.

Mimmo Carrieri

viv@voce

Lascia un commento