3 MAGGIO. Giornata mondiale della libertà di stampa 2014
Libertà dei media per un futuro migliore
Si celebra oggi, 3 maggio, la Giornata mondiale della libertà di stampa, ricorrenza istituita dall’ONU per ricordare ogni anno l’importanza del rispetto per l’articolo 19 della dichiarazione universale dei diritti umani “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”, nonché celebrare l’anniversario della dichiarazione di Windhoek sui principi della stampa libera, emessi dai giornalisti africani il 3 maggio 1991.
Per ricordare la giornata della libertà di stampa, dal 1997 l’UNESCO conferisce inoltre in questo giorno il premio Guillermo Cano World Press Freedom Prize a individui, organizzazioni o istituzioni che hanno dato un contributo evidente alla difesa e/o alla promozione della libertà di stampa, ovunque nel mondo e specialmente quando essa è minacciata.
Focus dell’edizione 2014 saranno tre temi inter-correlati: importanza dei media nello sviluppo;sicurezza dei giornalisti e dello Stato di diritto; sostenibilità e integrità del giornalismo.
Nel 2015, gli alti obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM) giungeranno a scadenza: al loro posto saranno designati nuovi obiettivi denominati “post 2015 Development Agenda” e attualmente oggetto di dibattito a livello internazionale. Il World Press Freedom Day 2014 intende quindi dare un ulteriore contributo alla discussione in corso, evidenziando l’importanza dei media, della libertà d’espressione e di acceso alle informazioni in relazione a temi quali “buona governance” e “istituzioni efficaci”, attualmente al centro del dibattito post 2015. Intento certamente in linea con le posizioni di lunga data dell’UNESCO, che fin dalla sua fondazione ha posto la libertà di espressione e la libertà dei mezzi di comunicazione al centro della sua missione. La sua Costituzione, adottata nel novembre 1945, postula infatti che gli Stati membri “collaborino nell’impegno di accrescere la reciproca conoscenza e la comprensione di tutti i popoli, attraverso tutti i mezzi di comunicazione di massa” e “promuovano la libera circolazione delle idee attraverso la parola e l’immagine”.
L’UNESCO ha così dichiarato la libertà di espressione (che include il concetto di libertà di stampa e libertà di informazione) un diritto fondamentale e base imprescindibile per molti rilevanti obiettivi dell’Agenda per lo sviluppo post-2015 come la buona governance, la trasparenza e l’accesso alle informazioni, l’empowerment delle donne e dei giovani, la riduzione della povertà e la garanzia di società stabili e pacifiche. Tuttavia, non è un dato di fatto che il pieno riconoscimento della sua importanza si realizzerà in obiettivi concreti da inserire nell’Agenda per lo sviluppo post-2015. A tal fine è necessario che i sostenitori della libertà di stampa di tutto il mondo contribuiscano al dibattito in corso, così da accrescerne la risonanza e garantire che la protezione e l’incentivo alla libertà di espressione divengano pilasti per lo sviluppo post-2015.
In tale contesto, e dal punto di vista dello sviluppo, la sicurezza dei giornalisti è quindi fondamentale, eppure negli ultimi dieci anni più di 600 giornalisti sono stati assassinati. La loro sicurezza diviene sinonimo della forza dello Stato di diritto, vitale per qualsiasi governo impegnato nella promozione dello sviluppo, al contrario, la scarsa sicurezza giornalistica costituisce un barometro di fragilità da parte di uno stato, il che si traduce in ostacolo allo sviluppo. Il Piano d’azione dell’ONU sulla sicurezza dei giornalisti, adottato nel 2012, sollecita dunque i membri delle Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali, i governi nazionali, i media e la società civile tutta, ad unire le forze per fermare queste morti e fare in modo che i progressi fatti fin’ora non siano un punto d’arrivo, ma solo un traguardo da cui ripartire per rafforzare gli sforzi. Intento cui la Giornata odierna intende un forte contributo.
In sintesi, l’odierno Freedom Press Day si concentrerà quindi nella disamina delle questioni correlate al ruolo dei media nello sviluppo, alla conseguente necessità di sicurezza per i giornalisti, e alle questioni legate allo sviluppo del giornalismo stesso, riconfermando il suo enorme valore nell’incoraggiare, a livello globale, il fiorire di iniziative a favore della libertà di stampa e come momento di riflessione e verifica sull’attuale stato della libertà di stampa in tutto il mondo; ma è anche, questa, la giornata dedicata al ricordo di tutti quei giornalisti che hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione.
FONTE
leonardo.it