GROTTAGLIE. L’opposizione contesta l’apertura del quarto lotto della discarica Ecovalente
“Non ci stiamo ai giochi politici”
Nel pomeriggio di oggi, nel corso di una conferenza stampa presso il Comune di Grottaglie, i consiglieri di minoranza Ciro D’Alò, Etta Ragusa, congiuntamente al consigliere comunale di San Marzano, Francesco Leo, hanno informato l’opinione pubblica, circa l’eventuale apertura del quarto lotto della discarica Ecovalente.
La commissione che sta valutando la situazione ha evidenziato tre punti a loro dire molto gravi, che motiverebbero il dissenso sella minoranza: ampliamento della cava esistente (accanto al terzo lotto) e dismessa; richiesta da parte di Ecovalente per un impianto mirato al trattamento del percolato; ammissione di rifiuti con codici CER particolari. Cirò D’Alò in conferenza stampa, dichiara che in merito a queste tre richieste si sono verificati “dei fatti gravi dal punto di vista amministrativo”.
D’Alò spiega che è stata data da parte loro, disponibilità al Sindaco Ciro Alabrese per aiutarlo a non approvare l’ampliamento della cava per l’insediamento dell’impianto che ammette questa tipologia particolare di rifiuti. D’altronde, stando a quanto dichiarato dal D’Alò in conferenza stampa, sarebbe stato lo stesso Sindaco a chiedere all’opposizione aiuto in tal senso. Il problema riguarda proprio la mattinata odierna, durante la quale si è svolta una commissione consiliare per discutere dell’ampliamento della cava.
I consiglieri comunali hanno rilevato la mancanza di documenti fondamentali per poter ribadire il loro parere contrario. “C’era un’ordinanza da parte dell’ufficio tecnico, che fino ad oggi mai nessuno ci aveva consegnato – spiega il consigliere D’Alò – siamo insorti perché c’è un comportamento scorretto da parte del Sindaco e di tutta la maggioranza”. I consiglieri D’Alò e Ragusa, parlano di un documento di cui il Sindaco non poteva non sapere, e nel quale si parlava di discarica controllata. Tra l’altro gli stessi affermano, che il primo cittadino ha disposto la nomina di un tecnico, il quale ha stabilito che tutto è norma raccomandando solo periodici rilievi da parte di ARPA e ASL.
“Rischiavamo di approvare un documento che avrebbe dato via libera all’ampliamento della cava e quindi alla discarica” dichiara la minoranza. Per risolvere tutto questo, i consiglieri pensano che sia utile una mobilitazione. Francesco Leo, consigliere comunale di San Marzano, in cui è già presente una discarica molto contestata, spiega che questo non è un problema solo di Grottaglie, ma anche di altri paesi limitrofi. Poi parla di un paradosso, in quanto il territorio ha vissuto l’emergenza per la mancanza di aree dedite allo smaltimento di rifiuti solidi urbani, e anziché far fronte a questo problema “si pensa ad ammettere aree per lo smaltimento di rifiuti speciali”. Le opposizioni dichiarano pubblicamente che non scenderanno a compromessi, e da parte loro non ci sarà più disponibilità nei confronti dell’attuale amministrazione.
“Qui si apre un vero e proprio ragionamento politico. Ci si ritrova, con l’inganno ad approvare autorizzazioni” Afferma D’Alò “O siamo noi a non capire, o qualcuno vuole prenderci in giro – e continua – la nostra buona volontà è stata travisata e non siamo più disponibili ad aiutare il Sindaco. Ci stiamo impegnando per evitare uno scempio tra Grottaglie e San Marzano”. Il timore delle opposizioni riguarda l’impatto che questo impianto potrebbe avere a livello ambientale, in quanto, come spiega il consigliere Etta Ragusa, il particolato, prevede un 75% di acqua, destinato al trattamento, e un 25% di sostanze nocive che andrebbero a finire in discarica.
“Non c’è una legge che disciplina questo rifiuto – spiega Ragusa – per la deroga dei codici CER la Regione aveva detto no. Ecovalente ha deciso di ricorrere al Tar, il quale ha chiesto alla Regione di motivare il diniego. Con il tecnico nominato dal Sindaco Alabrese, l’Ecovalente non può che rispondere grazie”. Dunque, da quanto dicono i consiglieri di minoranza, il Sindaco Alabrese, avrebbe prima chiesto un consiglio alle opposizioni per motivare il diniego all’ampliamento della cava e quindi ad una discarica, e poi in un’ordinanza, avrebbe parlato di discarica controllata. A tal proposito qui di seguito, la video intervista al consigliere comunale Ciro D’Alò.
Elena Ricci