FRAGAGNANO. Festeggiamenti in onore della Madonna del Favore
Sempre vivo il culto della Vergine
La comunità fragagnanese ha festeggiato, domenica 25 maggio, la “Madonna del Favore”, rendendo il giusto tributo di fedeltà e devozione a Chi, da secoli, protegge il paese “a breve distanza” col Suo vigile sguardo. Il piccolo edificio – santuario sorge a circa un chilometro dal centro abitato, sulla via per Grottaglie; fu eretto in concomitanza con il rinvenimento della Immagine, dipinta forse su una lastra metallica, della Vergine col Bambino (oggi sostituita da una statua in gesso poiché trafugata negli anni novanta, sicuramente da chi è rimasto maggiormente attratto dal valore commerciale, piuttosto che da quello storico – culturale; l’icona risale, infatti, ai tempi dell’istituzione del movimento iconoclasta durante il dominio bizantino) in un pozzo vicino (ambiente che, per secoli, ha protetto l’opera d’arte, sfuggita, così, alla distruzione) e a tutt’oggi rappresenta una importante testimonianza della profonda devozione popolare contadina dei secoli passati.
Numerose leggende (che poggiano su poco di storicamente solido, se non qualche citazione durante le visite pastorali da parte del vescovo di Taranto nella seconda metà del cinquecento) aleggiano intorno a questa cappelletta che, semplicissima nel suo stile architettonico, non presenta epigrafi, decorazioni o arredi sacri ma che, per i fedeli, continua a rappresentare un luogo fortemente permeato di religiosità e di culto e offre un’occasione per avvicinarsi alla storia e alle tradizioni rurali del territorio, che, altrimenti, sarebbero destinati all’oblio.
In occasione della festa, anche quest’anno la comunità ha partecipato chi “infiorando” il percorso della processione, chi, con le proprie competenze creative, tentando di ricostruire l’antica Immagine, mai più ritrovata, attraverso il pallido ricordo degli anziani, chi addobbando con fiori di campo il carretto che, trainato da un pony, ha condotto la statua della Madonna verso la cappella, chi pregando, chi approntando una brochure storica (che è stata distribuita ai fedeli al termine della celebrazione della Santa Messa, in aperta campagna) riguardante la sacra icona e il santuario. Riscontrare questo spiccato spirito di collaborazione e di condivisione implica, a nostro avviso, il desiderio di identificazione reciproca con gli altri e la ricerca del senso di appartenenza alla collettività anche attraverso la scoperta dei propri retaggi culturali.
Non si può fare a meno di porre in rilievo, in tale occasione, la suggestività dei nostri campi, rivestiti di erba e pennellati di vividi colori, in un tiepido pomeriggio di primavera inoltrata in cui l’anno assume il suo aspetto più bello, in cui la generosità e la bellezza della natura esplodono più che mai anche con l’ostentazione di variegate piante spontanee che spargono le loro fragranze di sentore umido e selvaggio.
Il Direttivo dell’Associazione Pro Loco Fragagnano