Sava. Dario IAIA, Giovanni CAFORIO e Mimmo CARRIERI …

Sava. Dario IAIA, Giovanni CAFORIO e Mimmo CARRIERI …

All’intelligenza del lettore questo scritto …

Che il rapporto tra il sindaco IAIA e questo giornale è stato distrutto, non è certo per colpa mia. E’ assodato. Che le carte bollate e le diverse inchieste del magistrato faranno il loro corso è scontato. E’ solo questione di poco, anzi pochissimo. Ma non resto indifferente a quello che “il signorino con la cravatta”, chiamato dal PD savese “il pifferaio magico”, scrive a proposito di me, e di seguito su Carrieri, su di un suo post su facebook. Andiamo al suo scritto con riferimento alla mia foto (fatta alle spalle, come i vigliacchi che hanno paura di mostrare il loro volto, ndr), foto che mi ritrae a sistemare il balcone del piano terra della mia abitazione: “Ma questo signore intento a tinteggiare, non è forse il celebre direttore del giornale on line “Viv@voce”?  Grazie per la “celebrità”, detto da IAIA vale il doppio! Ma non sono anche quello che Dario IAIA nella sua denuncia contro di me ha detto che “quando mi incontra gli aumenta lo stato d’ansia e si sente intimorito in quanto ho cambiato le sue abitudini”?

Certo sono io. Sgombri il campo da “eventuali” dubbi. Ecco che prosegue il sindaco protempore IAIA: “Ma come mai è su di una struttura che non sembra rispettare alcuna norma prevista per la sicurezza sul lavoro?” Risposta a IAIA: “Si informi meglio sulle norme che disciplinano i piani di sicurezza a meno di due metri da terra (nella foto è cm. 180 dalla superficie di calpestio per l’esattezza, ndr). Visto che lei ha una miriade di tecnici, architetti e ingegneri al suo seguito”. Prosegue IAIA: “Non è lui che scatta foto ed allerta le autorità per le inadempienze altrui?” Scatterò, anzi scatteremo sempre le foto per quelli come lei, e nella sua amministrazione ce ne sono un bel pò, che in barba alle regole credono di poter parcheggiare come e dove vogliono la loro auto. A volte, con la compiacenza di qualche vigile urbano …

Prosegue colui che ha caldeggiato Ferrarese e che gli ha procurato solo miseri 591 voti alle europee: “E lo sceriffo fotografatore, il noto ambientalista e castigatore, sempre degli altri, dov’è?” Lo sceriffo ah … lo sceriffo! Se dovessimo prendere i tabulati telefonici di prima della sua elezione a sindaco dei savesi chi sa quante chiamate, sue e di quelli che oggi sono al suo fianco ad amministrare, ci sarebbero! Ma quante! E se dovessi uscire le carte che lei ci ha procurato sui suoi avversari, o nemici, politici ci sarebbe da ridere. Quelle, le carte, le tengo ancora ben conservate.

Prosegue nel suo post su facebook uno dei due referenti locali del NCD savese, di nome IAIA: “Mah …, al giorno d’oggi vatti a fidare di certa stampa e dei suoi compari!” Ma davvero, sa? Davvero! Certa stampa ha caldeggiato la sua elezione e questo lo sa anche, non bene, ma benissimo. Questa stampa, o meglio chi scrive, nelle competizione elettorale della passata primavera del 2012 ha fatto il cosìddetto “lavoro sporco”, il quale ha anche avvantaggiato la sua coalizione. Attaccando di petto, e non solo nella passata competizione elettorale comunale, ma anche dalle pagine delle sue colonne un certo modo di fare che, quanto a bene, non era certo quello del paese che veniva fatto. E questo lei lo sa. Non mi divulgo in perdite di tempo per il lettore, ma oggi è lei che sta sulla graticola.

Ieri era Aldo Maggi che parcheggiava la sua auto al “posto dei diversamente abili” o sul “carico e scarica”. Oggi è lei che è sotto i riflettori. Un sindaco, forse lei questo non lo sa, deve dare il buon esempio ai suoi amministratoti mostrandosi il più ligio possibile davanti alle regole da rispettare proprio perchè è stato eletto per questo.  Noi non siamo cambiati e, credo, che non cambieremo mai. Siamo fatti così. A torto o a ragione. Amati o odiati. Ma siamo così. Lei invece no. Ci aveva dato un’idea diversa di essere. Ai fatti si è verificata tutt’altra persona.

Visto che ci ha tolto il saluto, e per questa mancanza respiriamo lo stesso, le voglio ricordare cosa disse dal palco il giorno dopo la sua vittoria: “Se Sava ha voluto il cambiamento, con la mia elezione a sindaco dei savesi, lo dobbiamo anche al lavoro fatto dal direttore di Viv@voce, Giovanni Caforio, e all’ambientalista Mimmo Carrieri”. Questo era maggio 2102. Due anni fa. Forse, per lei, sono tanti ma tanti anni fa …

Quanto al termine “compari”, che lei mette in binomio è più affine a chi, in genere e in una competizione elettorale, si affida a questi “compari” per poter vincere contro la concorrenza. E la terminologia, se deve essere valida, deve essere valida per tutti. Lei compreso. Intanto impari ad amministrare un paese di 17 mila abitanti che, oggi, non sa che sindaco ha.  Se è carne o se è pesce … e si interessi su tutto, su ogni cosa, alla vita dei savesi che oggi stanno messi malissimo! E se avrà la “fortuna” di finire la legislatura, vedremo il dopo …

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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