Sicurezza dei voli. Possibile attacco hacker in quattro paesi?

Sicurezza dei voli. Possibile attacco hacker in quattro paesi?

13 velivoli scomparsi da radar senza lasciare traccia e poi riapparsi dopo 25 minuti

La sicurezza aerea potrebbero essere messa in pericolo. Proprio ieri, infatti, il controllo del traffico aereo nel sud della Germania, Austria, Slovacchia e Repubblica Ceca ha segnalato una gravissima anomalia: per 25 minuti i controllori di volo hanno perso le tracce di ben 13 aeromobili dagli schermi radar.

Come è noto, peraltro, non si tratta di casi isolati, perchè già lo scorso 5 giugno 10 veivoli scomparvero e il quotidiano britannico “Telegraph” ne riportò la notizia il successivo 10 giugno.L’ultima notizia fa invece ancora più paura perchè i controllori del traffico aereo non hanno avuto informazioni sulla posizione, altitudine, velocità e direzione di 13 aerei per ben 25 minuti! L’unico modo per comunicare: la radio.Un quotidiano austriaco ha sentito un alto funzionario di un’autorità di sicurezza che è addirittura arrivato a parlare “del più grande quasi-disastro dell’aviazione civile in Europa centrale”.

Ma qual è stata la causa della misteriosa scomparsa?Secondo diversi media esperti di relazioni internazionali si era parlato di un’esercitazione NATO quale possibile “innesco” della sparizione. Il motivo: in Ungheria, al momento sarebbe stata testata la guerra elettronica. Tuttavia, il quartier generale della NATO nega di aver effettuato manovre in quel giorno.In seguito, si è ipotizzato che alcuni hacker potrebbero avere manomesso i transponder delle macchine.

La compagnia aerea austriaca Austrian ha controllato i propri sistemi di computer delle stazioni a terra. I tecnici avrebbero escluso un attacco hacker quale causa. Perché le stazioni colpite anche in Germania, Repubblica Ceca e della Slovacchia utilizzerebbero altri tipi software, ed un concentrato di “cyber attacchi” sarebbe improbabile.Eurocontrol, l’organizzazione per il controllo del traffico aereo in Europa, ha avviato un’indagine sui due casi.

Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è chiaro che, comunque, gli eventi segnalati sono da considerarsi assai gravi e meritano una spiegazione certa per tutti i cittadini europei, dato che i fatti si sono verificati sui nostri spazi aerei. Non ci possiamo permettere, infatti, tanto più dopo l’11 settembre 2001, accada la benchè minima falla nei sistemi di sicurezza aerea.

 

viv@voce

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