A PROPOSITO DI SPRECHI E DI CONCORSI PUBBLICI TRUCCATI (IN POLIZIA)

A PROPOSITO DI SPRECHI E DI CONCORSI PUBBLICI TRUCCATI (IN POLIZIA)

Mai dire poliziotto

«Non solo non si può vincere un concorso pubblico, se non si ha la fortuna o la conoscenza giusta, ma quando si partecipa con oneri non indifferenti e lo si vince, spesso, esso rimane una chimera irraggiungibile, in quanto non si sarà mai chiamati a coprire quella funzione o quell’impiego pubblico al quale si ha diritto – spiega il dr Antonio Giangrande, presidente della “Associazione Contro Tutte le Mafie” www.controtuttelemafie.it, e scrittore dissidente che proprio sul tema dei concorsi pubblici truccati ha scritto un libro. Uno tra i tanti libri scritti dallo stesso autore e pertinenti questioni che nessuno osa affrontare. Inoltre egli ha aperto un gruppo Facebook “Abolizione dei concorsi truccati e liberalizzazioni delle professioni” al fine di sensibilizzare sul problema ed aggregare tutte le vittime di un sistema marcio di cooptazione – Io stesso ho partecipato al concorso per entrare in Polizia. Primo tra gli idonei agli scritti, paracadutista, disoccupato con moglie e figli, ma nelle fasi di selezione psico-fisiche e attitudinale qualcosa di avverso è intervenuto. La stessa cosa mi è successa al concorso per diventare autista degli automezzi speciali dedicati ai magistrati. Negli scritti (test a quiz) tra i primi, nella fase successiva qualcosa di avverso è successa. Potrei farmene una ragione e dire che è colpa mia, ma non posso tacere quanto capita ad altri poveretti. Esempio è la testimonianza, una delle tantissime, di una ragazza vincitrice di un concorso truffa in Polizia. Testimonianza di cui si rende pubblico conto.

“Gentile Presidente, con la presente vorrei sensibilizzare la sua Attenzione per una questione che mi sta particolarmente a cuore. Il 17 Novembre del 1997 ho partecipato con tanto entusiasmo al Concorso di cui sopra riportando un punteggio di 7.14, risultando quindi idonea alle successive fasi di selezione psico-fisiche e attitudinale. E’ stato denominato anche “Il Concorso delle BEFFE”: Siamo stati abbandonati e mai arruolati nel ‘96 pur essendo idonei, al Concorso di 780 Allievi Agenti Polizia di Stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, IV Serie Speciale “Concorso ed Esami” nr.101 del 20.12.1996. Oggi anziché avvalersi di quella che è la nostra graduatoria, il Ministero dell’Interno continua a indire concorsi riservati solo ai VFP, SPERPERANDO ancora una volta DENARO PUBBLICO, rifacendosi all’articolo 16, comma 1 della Legge n. 226/2004 la quale cita testualmente: Dal 1° gennaio 2006 e fino al 31 dicembre 2020 i posti messi a concorso sono riservati esclusivamente ai Volontari in Ferma Prefissata (VFP) in servizio o in congedo. Ma che senso ha tutto questo? Esiste anche un gruppo su Facebook il quale è stato fondato al fine di raggruppare tutti quelli che come me, hanno visto violati i propri diritti e le proprie attese.

Tale gruppo si chiama “ 780 Allievi Agenti Polizia di Stato”. Vogliamo dare voce a quest’ingiustizia. Vogliamo essere ARRUOLATI. Con L’occasione è gradito porgerle Cordiali Saluti. Giuseppina Currieri»

Antonio Giangrande
Presidente dell’Associazione Contro Tutte le Mafie e di Tele Web Italia
www.controtuttelemafie.it e www.telewebitalia.eu

viv@voce

Lascia un commento