Tesla e le auto elettriche: la svolta dei brevetti “open source”

Tesla e le auto elettriche: la svolta dei brevetti “open source”

Elon Musk, l’amministratore delegato di Tesla Motors, desidera che tutti nel mondo guidino auto elettriche

Un’innovata e importante svolta è quella attuata dal capo della ditta californiana, Elon Musk, che ha deciso di far utilizzare i suoi brevetti dagli altri costruttori, affinché si velocizzi il processo di “elettrizzazione” dei veicoli.

Tesla ha creduto fermamente di tenere segreti i suoi brevetti per un semplice motivo: era intimorito dal fatto che costruttori molto più importanti e noti potessero copiare la loro tecnologia e, utilizzando le loro doti di marketing, produrre in maniera elevata il risultato Tesla accantonando, però, il brand elettrico. Musk, invece, sostiene che:”non potevamo pensare in modo più sbagliato di così visto che i programmi di auto elettriche, per la maggior parte dei costruttori, sono ridotti (per non dire inesistenti), e i pochi veicoli elettrici che offrono hanno un’autonomia di percorrenza limitata e un volume di produzione ridotto”.

L’amministratore delegato continua il suo discorso spiegando:”Tesla Motors è stata creata per accelerare l’arrivo di una mobilità sostenibile. Se abbiamo in mente una via giusta per diffondere i veicoli elettrici, ma imponiamo una politica di proprietà intellettuale per lasciare indietro gli altri marchi automobilistici, andiamo controcorrente a quello che è il nostro obiettivo”.

Quello che bisogna fare è attendere e scoprire chi utilizzerà la tecnologia Tesla per concepire i propri veicoli a zero emissioni.

Intanto, un primo passo è stato compiuto grazie all’ingaggio di colloqui con il marchio tedesco BMW, quindi sulla condivisione dei brevetti e la promozione di auto elettriche. Inoltre, Tesla per sottolineare la sua operatività, ha deciso di impegnarsi con la fornitura di sistemi e tecnologie elettriche a imprese come Daimler e Toyota, dunque tradizionali.

Musk crede che se c’è qualcosa che può aiutare, a livello globale, il settore, senza danneggiare nessuno, allora bisogna farlo.

Infatti, riprendendo il discorso improntato con BMW ha, anche, discusso in merito alla partnership nel Supercharger, la rete di cento stazioni di ricarica che ha creato in Nordamerica ed Europa e che ha la possibilità di offrire al suo Model S rifornimenti gratuiti (basti pensare che in venti minuti “riempiono” metà della batteria).

Per concludere, Tesla ha in programma di aprire nuove stazioni persino in Giappone e in Cina.

Eleonora Boccuni

viv@voce

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