TARANTO. Si è concluso il progetto START per reintegrare le fasce disagiate

TARANTO. Si è concluso il progetto START per reintegrare le fasce disagiate

Conciliare il bisogno con il merito per un territorio in evoluzione

Sono stati resi noti ieri mattina durante un convegno, presso la biblioteca comunale “Acclavio di Taranto”, i risultati del progetto ‘START’, finalizzato alla promozione del raccordo tra le politiche sociali e le politiche di sviluppo economico, organizzato e portato aventi da sei cooperative sociali attive sul territorio, tra cui quattro associazioni no-profit come Corda Fratres, Progentes, La Vela e Airone; e due enti di formazione, Homines Novi e Programma Sviluppo.

L’iniziativa ha coinvolto 12 donne sole con figli; sei adulti soli con minori a carico o figli diversamente abili, e sei persone con problemi di inserimento occupazionale a causa di problemi con la giustizia. Sostenuta dall’ufficio di piano dei servizi sociali, e dall’ente Regione Puglia in qualità di finanziatore, l’iniziativa ha previsto due corsi di formazione per back office e servizio mensa, con una retribuzione di 1,50 per ora di frequenza, e delle borse lavoro della durata di sei mesi, con compenso di 600 euro mensili a fronte di 100 ore di tirocinio. Come spiegano i vari organizzatori, l’impegno di queste persone è stato serio e costante, e hanno avuto la possibilità negli ambiti del progetto, di reinserirsi nel mondo del lavoro e nel contesto sociale del territorio di Taranto.

Lo scopo è stato anche quello di far riflettere il pubblico sull’idea di famiglia, che nell’immaginario comune vede due genitori e prole, mentre allo stesso modo e con la stessa dignità, esistono famiglie con un solo genitore e altre problematiche, che fanno di tutto per poter vivere al meglio. I partecipanti all’iniziativa, hanno acquisito durante la formazione in aula, specifiche competenze, che saranno loro d’ausilio nel mondo del lavoro. Purtroppo l’occupazione non ha avuto continuità, ma come spiega Fabrizio Pomes, presidente dell’associazione Corda Fratres, a Taranto oggi è difficile che una borsa lavoro, volga in una occupazione continuativa.

La riflessione sul mondo dei bisognosi è stata sicuramente profonda, e ha visto le associazioni impegnate anche nell’inserimento dei borsisti presso le loro sedi e altre aziende del territorio. L’auspicio è che l’amministrazione comunale e la Regione Puglia, assicurino continuità a questi progetti, e concilino il mondo del bisogno con il mondo del merito. Questo alla base, di un comune che vuole evolversi.

Elena Ricci

viv@voce

Lascia un commento