PARACANOA. PIER ALBERTO BUCCOLIERO COLLEZIONA MEDAGLIE
Tre successi sui 500/1000/200 metri ai campionati italiani assoluti di Milano
Un uomo solo al traguardo. Oltre ogni aspettativa. Più forte dei pregiudizi e degli avversari di turno. Per tre volte, in altrettante gare, ha alzato le braccia al cielo in segno di vittoria. Prima di tutti. È la storia sportiva di Pier Alberto Buccoliero, atleta diversamente abile, protagonista nella tre giorni ai Campionati italiani assoluti di canoa velocità. A Milano, il ventiquattrenne atleta ionico del team Comunali Firenze ha centrato tre medaglie d’oro sui 500/1000/200 metri nella categoria senior K1. Un risultato eccezionale poiché ottenuto alla prima esperienza in canoa dopo anni di canottaggio terminati con un altro titolo italiano e presenze nella Nazionale. “Sono state tre gare splendide. Ognuna ha avuto qualcosa di diverso: la prima – ha rivelato Pier Alberto Buccoliero – è iniziata come un gioco; nella seconda ho cercato la massima prestazione centrando un grande obiettivo; al terzo giorno ho affrontato la gara più difficile, i 200 metri, compiendo un capolavoro. Vincendo ho sentito una meravigliosa scarica di felicità”.
Il canoista di Sava svela i dettagli dell’ultimo successo: “Sono stati più faticosi i 200 metri. Perché, in 50 secondi, non puoi sbagliare nulla”. Una tripletta talmente esplosiva da meravigliare i tecnici e la concorrenza: “Gli avversari, inizialmente, hanno reagito male. Non accettavano la sconfitta e non davano il giusto valore alla mia prestazione. Poi, il terzo giorno, ho ricevuto i complimenti da parte di tutti. Avevano capito che il sottoscritto e la mia squadra erano di un altro livello”.
Pier Alberto Buccoliero, oltre ad essere uno studente, crede fortemente nello sport e in particolare nella canoa. Il suo doping è la passione e non solo: “Dietro questo traguardo – ricorda Buccoliero – ci sono tre anni di sacrifici. Due allenamenti intensi al giorno, massima attenzione ai particolari, costanza e voglia di dimostrare le mie qualità sportive. Mi sto preparando bene e devo continuare a migliorarmi. Tagliare il traguardo davanti a tutti mi ha trasmesso altre forti motivazioni”. Il presente del giovane atleta è ricco di successi in attesa di altri prestigiosi traguardi: “Guardo al futuro con ottimismo e soprattutto rimanendo concentrato e umile. I miei allenatori continuano a seguirmi: tra un consiglio e l’altro cercano di migliorarmi tecnicamente. Il prossimo obiettivo? Centrare i Campionati Italiani, i Mondiali del prossimo anno cercando di crescere anche sul piano internazionale”.
Spazio anche ad un desiderio: “Vorrei gareggiare anche nelle gare dei normodotati poiché in canoa è possibile. A lungo termine – confessa Buccoliero – ho un sogno: tra quattro anni ci sono le Olimpiadi e le Paraolimpiadi in Brasile. E chissà”. Un desiderio, la competizione a cinque cerchi, che può realizzarsi sulle orme di altre leggende sportive citate: “Il mio riferimento è Oscar Pistorius che ha dato più visibilità alle Paraolimpiadi. Nell’ambito della canoa ammiro Josefa Idem: una grande atleta che ha partecipato ad otto Olimpiadi”.
Da Firenze, sede di allenamenti, Buccoliero lancia un messaggio alla sua terra: “Non dimentico le mie origini. Sono orgoglioso, attraverso le vittorie, di far conoscere il mio territorio. Sono contento quando la gente riconosce e apprezza il mio impegno sportivo”. Ma c’è anche spazio per una piccola frecciata: “Dedico il successo a coloro che non hanno creduto nelle mie qualità di atleta durante i tre anni di canottaggio”. E invece contro ogni pronostico lui vince. E la carriera è appena iniziata.
Francesco Vozza
Fonte febbrea90.com