LIZZANO. Macripò risponde alle critiche dell’opposizione con un manifesto nelle vie cittadine
Il primo cittadino lizzanese incalza: “Disappunto per le false e tendenziose accuse della minoranza”
Nei giorni scorsi ho assistito alla pubblicazione di alcuni manifesti e articoli di stampa riferibili a consiglieri comunali, partiti politici, segreterie e pseudo associazioni (con patrimoni immobiliari consistenti) sui quali è necessario rappresentare alcune considerazioni. Quanto letto mi fa pensare ad un noto aforisma che recita “Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe”.
Infatti, parafrasando sulle interrogazioni pubblicate i consiglieri censori di minoranza e una pseudo associazione intravedono “ un documentato interessamento delle mafie alla cosa pubblica anche di Lizzano e, di conseguenza, chiedono le dimissione del Sindaco”. Le intercettazioni, per verità, parlano di un Sindaco minacciato di ritorsioni, colpevole, secondo qualcuno, di aver chiesto ad una dipendente comunale di fare il proprio dovere.
Chi ha memoria e, mi rivolgo a tutti i cittadini, ricorderà quanto accaduto negli anni passati relativamente ad una serie di indagini che hanno riguardato: mezzi incendiati sui cantieri, l’utilizzo di fondi pubblici, l’utilizzo dei soldi dell’ASL o, cosa più brutta, lo sfruttamento di soggetti “deboli”; ed è per questo motivo che l’aforisma che ricordavo prima diventa concreto ed attuale: ”la menzogna corre veloce mentre la verità si fa ancora attendere”.
A chi parla di “stagnazione amministrativa senza precedenti”, io rispondo che spetta ai cittadini giudicare l’operato di una amministrazione comunale. Ed i cittadini l’hanno fatto proprio l’anno scorso in occasione delle elezioni amministrative nelle quali hanno confermato fiducia a questa Amministrazione Comunale.
I cittadini si sono accorti che le opere realizzate negli ultimi cinque anni non si realizzavano da almeno 20 anni e che il numero delle opere realizzate negli ultimi cinque anni è stato almeno pari alle opere che, tutte insieme le sigle partitiche citate, hanno realizzato nei passati 40 anni.
Solo nell’ultimo anno amministrativo, alla faccia della stagnazione amministrativa, due nuove opere finanziarie; la prima è la ristrutturazione della Scuola Media “Chionna” (i cui lavori inizieranno la settimana prossima); la seconda relativa al completamento della ristrutturazione del centro storico.
Nell’esprimere massima fiducia nel prezioso lavoro della Magistratura, dei Carabinieri e delle forze di polizia tutte, comunico che se il sottoscritto Sindaco risulterà parte offesa nel procedimento penale in corso e se il Comune di Lizzano risulterà leso nella sua essenza “territoriale”, ambientale e sociale, non le “dimissioni”, che sarebbero soltanto strumentali ad interessi di altri “partiti”, che le propugnano e propagandano, ma faccio espressa “dichiarazione costruttiva” e per chi vuole intenderla “in temeraria” che il Comune di Lizzano si costituirà “parte civile”, anche al fine di elidere inutili speculazioni politiche inconsistenti.
Tanto a difesa, non solo di me stesso, della mia maggioranza ma soprattutto dell’immagine del paese e della “gente giusta” di Lizzano, nella quale mi identifico.
Dario Macripò, sindaco di Lizzano