Musica: l’annuncio shock di Ryuichi Sakamoto
Il musicista giapponese, dopo aver comunicato:”Ho un tumore alla gola”, annulla tutte le date dei suoi concerti, promettendo di ritornare molto presto
Una vera e propria lotta è quella che, Ryuichi Sakamoto, sta combattendo per la sua sopravvivenza, contro il cancro alla gola (faringe). Sakamoto, musicista, compositore e attore giapponese, nato a Nakano il 17 gennaio 1952 e residente a New York, ha comunicato sul suo sito ufficiale l’amara decisione presa in seguito alla scoperta del cancro alla gola. Di seguito le testuali parole scritte dal compositore 62enne:“Dopo grandi riflessioni e considerazioni, ho deciso di prendermi tempo dal lavoro per concentrarmi sul trattamento. Sono profondamente dispiaciuto di causare tanto disturbo, tuttavia la prima ricchezza è la salute, da qui l’amara decisione”. Sakamoto che ha, così, deciso di scusarsi per l’annullamento delle date in programma, tra cui, ricordiamo, un’esibizione al primo Sapporo International Art Festival (un progetto a cui, come lui stesso afferma, si è dedicato per circa due anni per preparasi) e, un concerto per il 20esimo anniversario di Park Hyatt a Tokyo, per il quale aveva preparato del materiale inedito.
Un male, il suo, diagnosticato dai medici di New York, in base ai risultati ottenuti, come semplice “fastidio alla gola”, ma che, in realtà, si è, poi, rivelato ben più grave di ciò che si stesse immaginando.
Il musicista ha voluto, in qualche modo, chiedere “scusa”, in particolar modo, a tutti coloro che avevano lavorato assieme a lui in diversi progetti; promettendo, però, di tornare dopo il pieno recupero.
Sakamoto, noto per la celeberrima canzone “Forbidden Colours” (assieme a David Sylvian dei Japan), è stato ,anche, vincitore di un Oscar per la colonna sonora de “L’ultimo imperatore” di Bennato Bertolucci, ed è stato, inoltre, uno tra i primi a fondere musica etnica orientale con sonorità elettroniche occidentali.
Comunicando questo triste annuncio e l’abbandono, temporaneo, dalle scene, non si può far altro che augurargli una pronta guarigione, nella speranza di rivederlo presto in ciò che gli riesce al meglio, ossia: cantare, suonare e recitare.
Eleonora Boccuni