TARANTO. Ippazio Stefàno scrive alla Lorenzin: sbloccare le assunzioni nella sanità pubblica

TARANTO. Ippazio Stefàno scrive alla Lorenzin: sbloccare le assunzioni nella sanità pubblica

Dopo l’incontro, del primo cittadino di Taranto, a Bari, ecco arrivare, dalla Regione, un piano di monitoraggio della salute dei cittadini

A distanza di pochi giorni dalla riunione tenutasi a Bari con il Presidente della Regione Puglia, Stefàno scrive al Ministro Beatrice Lorenzin “per accelerare lo sblocco delle assunzioni nella sanità pubblica pugliese e, in particolar modo, in quella tarantina sulla quale aggira qualche difficoltà a causa dei vincoli imposti dal Patto per la Salute”. Durante il convegno barese, il primo cittadino è stato messo al corrente del fatto che la Regione, unitamente ad Arpa e Asl e con il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università degli Studi di Bari, ha studiato un piano di intervento e di controllo per il monitoraggio della salute dei cittadini di Taranto. Tale ideazione si differenzia perché: unica ed innovativa per metodologie applicative.

In maniera più analitica, abbiamo deciso di riportare un frammento della lettera che il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, ha scritto al Ministro Lorenzin:”La sua applicazione, per quanto mi è stato chiarito, resta condizionata all’ottenimento da parte di codesto Ministero dell’autorizzazione, in deroga, al piano delle assunzioni, considerata l’accertata carenza di ben oltre duemila unità di personale sanitario nella Asl di Taranto”.

Su tale argomento, il primo cittadino si è, così, reso disponibile ad ogni eventuale forma di confronto, soprattutto per dare maggiore rilevanza alla particolare situazione ambientale e sanitaria che coinvolge la città di Taranto e la sua provincia. Constatando l’assenza del Sindaco che, ricordiamo essere un pediatra, ad alcune manifestazioni tenutesi a Taranto, contro la degradante situazione ambientale e sanitaria; chi meglio di lui poteva, finalmente, muoversi per le sorti della nostra provincia?

Eleonora Boccuni

viv@voce

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