SAN PIETRO IN BEVAGNA. Venditori ambulanti extracomunitari
Nella marina messapica degrado ambientale ed igienico sanitario. Lettera al sindaco Massafra e all’ASL di Manduria
Non vi è alcun dubbio che ogni “buon cristiano” debba essere accogliente e solidale con coloro che, per varie circostanze sono stati costretti a lasciare il proprio paese di origine alla ricerca di migliori condizioni di vita. E allora, con ilo concetto “dell’accoglienza e della solidarietà”, le autorità pubbliche devono fare in modo che chi viene ospitato nel nostro paese, quantomeno sia messo in condizioni di vivere nella decenza in modo tale da non avere ostilità da parte di chi in questo paese é nato e vive nel rispetto delle regole civili.
Certamente non vivono in modo dignitoso quegli “etnici ambulanti” che dormono per terra nei pressi delle loro bancarelle poste nel centro di una fatiscente piazza, come non “vedono bene” questa situazione i tanti villeggianti di San Pietro in Bevagna che spesso attraversando con i bambini l’area adibita a mercato, sono costretti a cambiare strada o a girarsi dall’altra parte nel mentre qualcuno è intento a fare la “pipì” in qualche bottiglia che poi magari verrà svuotata per terra.
Qualcuno per rabbia sulla “baracca in lamiera” ha scritto una frase razzista che senza ombra di dubbio va stigmatizzata però, lei Sindaco è anche la prima autorità sanitaria locale e in quanto tale, DEVE tutelate la sicurezza e la salute dei propri cittadini e dei villeggianti di questo splendido scorcio di mare, altrimenti continueranno ad esserci dei “transfuga” e con essi l’economia locale ne risentirebbe.
Per quanto sopra esposto,
CHIEDO
che nell’ambito delle rispettive competenze vengano adottati tutti quei provvedimenti necessari ai fini della tutela della salute e della sicurezza pubblica.
Mimmo Carrieri, Responsabile settore Ambiente ed Ecologia Associazione CPA Sez. Prov.le di Sava (TA)