LIZZANO. “Richiesta di attivazione di poteri sostitutivi”
Nota stampa del “Il Giglio – Insieme per Lizzano”
Al Presidente della Giunta Regionale della Puglia On. Nicky Vendola, All’Assessore Regionale all’Urbanistica della Regione Puglia Arch. Angela Barbanente, A S. E. il Prefetto di Taranto Ufficio Territoriale del Governo di Taranto
Oggetto: Deliberazione della Giunta Regionale 4 marzo 2008, n. 263 – Piano di Intervento di Recupero Territoriale della fascia costiera (P.I.R.T.) del Comune di Lizzano (TA). Richiesta di attivazione di poteri sostitutivi.
Con la presente nota, il sottoscritto dott. Antonio Clemente Cavallo, in qualità di consigliere comunale del Comune di Lizzano (Taranto), intende sollecitare le SS. VV. illustrissime circa l’attivazione dei poteri sostitutivi regionali al fine di superare la paralisi in cui versa da oltre otto anni il Piano Urbanistico P.I.R.T. della Fascia costiera, come da deliberazione in oggetto specificata.
Trattasi, ormai, di un lungo periodo di stagnazione, non più giustificabile, per colpa e responsabilità del sindaco di Lizzano e della maggioranza che lo sostiene in consiglio comunale.
Responsabilità derivanti da precise e gravi omissioni del Consiglio comunale di Lizzano, riferite alle disposizioni della Deliberazione della Giunta Regionale 4 marzo 2008, n. 263, nella parte riguardante la richiesta di adempimenti di controdeduzioni e/o adeguamenti alle prescrizioni contenute nel citato provvedimento regionale.
Solo la nomina regionale di un Commissario ad Acta, che si sostituisca a un’Amministrazione comunale omissiva, può offrire a circa 800 cittadini il diritto a ottenere una Concessione Edilizia (ora Permesso di Costruire) in sanatoria, a quasi trenta anni dalle loro richieste conseguenti alla prima Legge sul condono edilizio (L. n.47, del 28 febbraio 1985).
Da considerare che l’assenza di uno strumento urbanistico nella fascia costiera, attuativo del Piano Regolatore Generale vigente, qual è appunto il P.I.R.T., non consente una riqualificazione dell’area interessata attraverso la realizzazione di opere di urbanizzazione primarie e secondarie. Ne consegue la mancanza di uno sviluppo turistico della zona, con relativa perdita di importanti occasioni di crescita economica, in un territorio in cui non mancano piaghe sociali come disoccupazione e criminalità organizzata.
Nella fiduciosa speranza che un’Istituzione territoriale importante, come la Regione Puglia, protagonista negli ultimi anni di brillanti iniziative legislative e gestionali urbanistiche, sappia cogliere le sollecitazioni presentate con la presente nota, e in attesa di decisioni in merito, si coglie l’occasione per inviare cordiali saluti.
Antonio Clemente Cavallo