La Cia Puglia chiede interventi urgenti alla Regione Puglia. Il maltempo flagella il Gargano
Aziende agricole e zootecniche in ginocchio. Più risorse finanziarie al Psr dal fondo Ue Fesr per ripristinare le strutture e risarcire i danni agli agricoltori
L’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla Puglia, e particolarmente sul Gargano, sta provocando decine di milioni di euro di danni al comparto agricolo. I violenti nubifragi, le piogge e i temporali stanno mettendo in ginocchio migliaia di aziende agricole e zootecniche, soprattutto in provincia di Foggia. Migliaia di ettari di terreno coltivati sono sommersi o ridotti a un cumulo di fango. Sono numerose le aziende zootecniche che hanno perso diversi capi di bestiame. Alcune zone sono irraggiungibili. Sale, inoltre, la preoccupazione per le condizioni dei vigneti.
La Cia Puglia (Confederazione italiana agricoltori) è impegnata a monitorare la situazione e chiede la immediata perimetrazione delle zone colpite e la conseguente quantificazione dei danni con relativo risarcimento, per le aziende colpite dal maltempo, al fine di mettere nelle condizioni le imprese danneggiate di riprendere le normali attività, e chiede, inoltre, che siano messi subito a disposizione fondi straordinari ed adeguati.
La Cia Puglia sollecita interventi istituzionali tempestivi ed efficaci ed è necessaria la una riunione con il presidente Vendola e la commissione consiliare regionale all’agricoltura al quale far partecipare anche le organizzazioni agricole e valutare tutte le azioni utili per venire incontro agli ingenti danni subiti dagli agricoltori pugliesi.
Si evidenzia, inoltre, come sia necessario dotare il Psr 2014-2020 di maggiori risorse finanziarie attingendo dal fondo comunitario Fesr per il ripristino della infrastrutture e delle aziende danneggiate. La salvaguardia del territorio non può essere solo un onere a carico dell’agricoltura, nella logica della Ue che sollecita l’integrazione dei fondi comunitari.
La Puglia sta vivendo una situazione emergenziale che deriva dalla quasi totale assenza di un’adeguata politica di difesa e conservazione del suolo. Gli unici presìdi posti a difesa del territorio sono gli agricoltori che fanno il possibile per evitare l’incuria e il degrado. Ma, dati alla mano, questi sono sempre di meno e quindi i rischi di eventi catastrofici sono sempre più elevati. Per garantire un’adeguata tutela del territorio serve più agricoltura e più agricoltori, e necessitano adeguate e innovative politiche di prevenzione e maggiori risorse finanziarie. Bisogna fare di più per tutelare il territorio da incuria e degrado ed evitare l’abbandono da parte degli agricoltori.
Bari, 6 settembre 2014
Ufficio stampa
CIA PUGLIA
331.3887066