SAVA. E’ inaudito che un branco di cani randagi deve seminare il terrore nel paese
Presentata denuncia al Comando Stazione dei Carabinieri di Sava e all’Ufficio igiene dell’ASL di Manduria
Da diversi giorni alcuni lettori ci avevano segnalato la pericolosità di questo branco, presumibilmente una decina di cani randagi, che marciavano quasi spediti verso tutto ciò che gli capitava a tiro. Non ultimo anche l’uccisione di diverse galline in un pollaio di un residente nella zona industriale. Ma da diversi giorni nell’area mercatale, e nella zona Specchiolla in specifico, alcuni genitori allarmati da questa presenza minacciosa proibivano anche ai loro bambini di uscire fuori di casa.
Un abitante del luogo, contattandoci, ci ha detto che quando si reca al garage per lasciare la sua auto, di sera, si porta dietro un bastone con la paura di essere assalito dai randagi. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e allarmare per il serio pericolo dell’incolumità pubblica, è stata la morte del povero Argo.
Cane affezionatissimo al suo padrone, assalito dal branco e spirato dopo pochissime ore per le ferite riportate.
Ma questa denuncia non vuole essere solo uno stato d’allarme fine a se stesso. E’ bene che si adoperino, su tutto, anche il primo cittadino savese, il suo delegato amministrativo e il comando dei Vigili urbani savesi.
Il pericolo è serio e se, malauguratamente, anzi che a Argo fosse successo ad un bambino che giocava assieme agli altri: che sarebbe successo?
Di chi sarebbero state le responsabilità dell’accaduto?
Non certo dello sfortunato, ipotetico, bambino!
Giovanni Caforio