SAVA. Il PD affila gli artigli?
Il manifesto e la situazione politico-amministrativa nel nostro paese
Il Partito Democratico, in questi due anni e mezzo di amministrazione IAIA, è alla sua terza uscita ufficiale sui muri di Sava. Soggetto: “Il pifferaio magico e l’ennesima sonata stonata”. Oggetto: “Gli aumenti del 2,50 sulla prima casa e le indennità di sindaco, assessori e consiglieri”. Argomenti questi due che a questa amministrazione non interessano affatto. Bravi, su tutto, a caricare sulle casse comunali anche i contributi previdenziali di sindaco e di altri tre assessori, per un costo complessivo di circa 20 mila euro all’anno. Già. Non interessano i momenti di difficoltà che il paese sta attraversando, non interessa la vita dei savesi che versano in serie difficoltà.
Ma qualcuno può dire che “quasi dappertutto fanno così”, importa ben poco questo. Ciò che importa, credo, è stare vicino alla propria comunità, ai propri cittadini capendo su tutto le fasi tristissime che stanno vivendo. Ma a questa amministrazione, a questo sindaco, a questi consiglieri della maggioranza importa ben poco di questo. Vanno avanti lo stesso credendo che i numeri a loro disposizione sono gli stessi di chi gli accordato la fiducia nella primavera del 2012. Ma qui sbagliano, e sbagliano anche di grosso.
Premesso che questa coalizione pseudo politica-amministrativa non ha futuro, dato di fatto, e che arrivando al nastro del 50% del suo mandato non sa ancora rendicontare cosa c’è di suo in questi 36 mesi che l’hanno vista “comandare”, si comandare, e non amministrare Sava. Cosa sarà dei fautori che hanno deciso le sorti di Sava in questi passati mesi? Cosa sarà? E questo sindaco ha futuro? Quest’ultimo ha demolito qualsiasi forma di dialogo e di confronto con le opposizioni e credo che sarà difficile che, queste ultime e alla luce degli fatti successi, si siedano a un tavolino in un futuro non molto lontano con il sindaco pro tempore che fa di nome IAIA.
Eh già. Cosa crede il primo cittadino che fare politica è solo imparare una poesia a memoria e poi non essere in grado, con in fatti, di essere all’altezza della situazione? Questo è lo scenario. E le opposizioni che stanno facendo? O meglio, che faranno quando registreranno la sicura morte di questa coalizione suffragata alla bulgara nel 2012? Qui viene il bello. Si fa per dire, poi. SEL, pare che a Sava ha chiuso i battenti e l’onesto Enrico Consoli, pare, che non sia più propenso a prodigarsi verso chi, dall’alto, fa tutt’altre cose in contrasto con il credo politico primitivo. Se scompare SEL, chi resta sulla “piazza” dell’opposizione a IAIA? Restano: il Partito Democratico, Forza Italia e SavaInMovimento. Non c’è nessun altro. E della serie “qui si canta messa”, non è difficile azzardare le ipotesi di aggregazione. Alla luce di questa realtà il centrosinistra a Sava non ha futuro, e questo il PD lo sa abbastanza bene.
PARTITO DEMOCRATICO: è lui il soggetto politico più corposo, dell’opposizione, il quale dovrebbe prodigarsi nel creare un tavolo alternativo a IAIA. Guai sarebbe, se il PD savese, salvasse IAIA e lo indicherebbe come sindaco alla sua seconda volta. Guai! Sarebbe un vero suicidio del partito di Renzi a Sava. Anche perché non bisogna scordare lo scontro fortissimo che lo stesso IAIA ha voluto instaurare con le opposizioni savesi. Certo, a volte, la politica è l’arte dell’impossibile ma, stavolta, andiamo alle cose possibili e non tanto manco immaginarie.
FORZA ITALIA: altra forza d’opposizione a Sava. Anche FI deve cominciare a chiedersi che futuro deve avere visto che IAIA ha minato anche quel ponte che, al sindaco pro tempore, sarebbe potuto servire, in caso di “mal di pancia” di qualche lista civica. Ma IAIA, convinto lui, si crede l’epicentro di un futuro prossimo alla seconda guida del paese. Ma tante cose, questo sindaco, non le ha capite. Non ha capito la bocciatura di FLI alle passate elezioni politiche (poco più di 200 voti), non ha capito la bocciatura alle Europee al suo candidato che faceva nome Ferrarese (meno di 600 voti). Erano bocciature, complete, alla sua figura di primo cittadino. IAIA, colpa sua politica, tanto cose non le vuole capire. Non vuole capire i passaggi potenziali della politica, non vuole capire che facendo la guerra a tutti non va da nessuna parte. Ecco, un’altra cosa: IAIA non ha un elettorato. IAIA è figlio della sommatoria di liste civiche. E’ solo figlio di questo. Avesse capito questo, oggi non staremmo a parlare di ciò. Quanto a FI è ora che, assieme alle altre forze di opposizione, inizi a fare politica e non solo sui banchi del consiglio comunale.
SAVAINMOVIMENTO: anche questo soggetto politico, una volta separato da SEL, deve chiedersi che futuro deve avere. In quanto, il futuro della politica a Sava è dettato anche da questo movimento. Escluse la miriade di liste civiche che si sono aggregate pur di poter contare in una coalizione. SavaInMovimento ha un potenziale giovanile non indifferente. Preparato e attento. E credo che queste forze fresche porterebbero linfa nella vita politica savese. Ma deve avere costanza.
Io credo che è ora che le opposizioni creino un tavolo di confronto e discussione e, da questo tavolo, esca un programma e su tutto gli uomini che devono prendere per mano questo paese. Paese questo che è stato tradito da chi diceva, o meglio credeva, di essere migliore degli altri. Alla luce dei fatti, e a metà percorso amministrativo, ha dimostrato solo una cosa: incapacità E con l’incapacità non si va a nessuna parte. E, purtroppo, chi paga il prezzo più alto è Sava. Solo ed esclusivamente Sava!
Giovanni Caforio