SAVA. Nuove collocazioni all’interno della maggioranza?

Il Consigliere comunale Piccolo ha trovato casa? Voci sempre più consistenti danno il passaggio di Piccolo a “Fratelli d’Italia”

Da diversi mesi il “Patto per Sava”, coalizione uscita vincitrice della competizione elettorale delle passate elezioni comunali, non esiste più e  molti Consiglieri comunali della maggioranza, eletti con una delle tante liste civiche che appoggiavano questa amministrazione, hanno cambiato casacca e di rimando collocati nei partiti nuovi che si sono messi a dimora all’interno della maggioranza consiliare. Si vocifera che Mirko Piccolo si sta accasando in una nuova formazione politica, sempre parte della maggioranza.

Ad oggi abbiamo una ripartizione numerica ben differente dalla primavera del 2012. Cataldo Zurlo, Consigliere comunale, esce dalla sua lista primitiva e si accasa nel NCD creato dal sindaco pro tempore IAIA. Lo stesso ha fatto Leonardo Franco e l’unica fuori uscita dalla maggioranza, registrata finora, è stata quella di Gianluca Sileno passato direttamente all’opposizione in attesa di ufficializzare il suo nuovo “soggetto” politico.

Quindi, Giuseppe Saracino ha creato la sua “Fratelli d’Italia”, portando con se il Presidente del Consiglio savese che fa di nome Domenico Gigante e pare, voci sempre più consistenti, danno anche l’adesione al partito della Meloni savese di Mirko Piccolo.

Mirko Piccolo e Cataldo Zurlo erano i rappresentanti istituzionali della lista civica del vice sindaco e assessore all’Ambiente e all’Ecologia Fabio Pichierri. In definitiva, con i numeri alla mano, possiamo dire che il vice sindaco savese non ha più la sua forza “politica”.

E ora che succederà? IAIA aprirà un tavolo in cui rimescolare le classiche carte oppure tirerà ancora a campare con un squadra amministrativa che prende acqua da tutte le parti? E il GPA di Calasso, ora che ha perso Gianluca Sileno, avrà ancora la forza “politica” di mantenere l’assessorato prelibato ai Lavori pubblici?

E Giuseppe Saracino, leader locale della Meloni, che farà? Starà ancora dietro ai banchi di scuola in attesa che il maestro IAIA gli passi il compito da copiare?

Sono passati già due anni e mezzo e l’amministrazione IAIA ha già bruciato metà del suo mandato amministrativo. Della serie “squadra che perde non si cambia”

Giovanni Caforio

viv@voce

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