Provincia di Taranto. Una vera e propria porcata …
Il patto del Nazareno comincia a sgambettare in periferia
Spenti i riflettori dell’euforia, eletto il nuovo consiglio provinciale jonico e di pari passo eletto il presidente dell’assise, con molta freddezza analizziamo questo “barcone”.
Questo mezzo navale è figlio di accordi capitolini, i quali hanno scavalcato le realtà locali snaturando l’importanza dei riferimenti dati dai Circoli del PD. Su tutto quello dei Giovani Democratici. Potrebbe sembrare, per dirla in breve, acqua passata. Ma non è così.
Quello che si è consumato nella nostra provincia lascia presagire un brutto scenario in cui, la politica, non conta più nulla. Ma contano i numeri e se, i numeri, provengono da una postazione antagonista ancora meglio! In queste modo si scavalcano le decisioni locali, si cambiano i connotati ad un partito e, sempre nella logica dei numeri, si proietta una linea politica consona a quella nazionale.
Che dire? E’ una porcata. E’ una vera porcata questa. Consumata alla faccia degli elettori, in questo caso totalmente estranei in questo responso, e vittime dello spudorato accordo tra fazioni politiche pur di avere in mano le decisioni a sbafo di chi predica una linea politica, di chi affronta la quotidianità nella sua tentata persuasione.
E’ andata, ma non è giusto come è andata. Non si solo valutati i nomi degli indagati che concorrevano all’elezione provinciale, non si sono valutati gli effetti collaterali di simili accordi romani scriteriati.
Ma soprattutto non si è valutata la responsabilità, oggettiva e politica, di chi ha buttato la città di Pirro in un spaventoso dissesto che ancora tuttoggi i tarantini stanno pagando.
Abbiamo un idea diversa della politica.
Irriconoscibile alla luce di questi misfatti, spudorati, consumati alle spalle di una provincia jonica che chi sa per quanto tempo pagherà il prezzo di chi ha buttato all’aria la salute di una intera città. Amaramente, registriamo questa brutta pagina per Taranto e per tutta la sua provincia …
Giovanni Caforio