SAVA. Contrada San Giovanni: discariche a cielo aperto. Una storia infinita!

SAVA. Contrada San Giovanni: discariche a cielo aperto. Una storia infinita!

 Lettera al sindaco del Comune di Sava (TA), all’Assessore all’Ambiente ed Ecologia del Comune di Sava (TA), al Responsabile 6^ Area Vigilanza Servizio Ecologia Ambiente del Comune di Sava (TA)

Nel mese di giugno u.s. nella contrada “San Giovanni” in agro del Comune di Sava, lungo una strada interpoderale adiacente ad un folta vegetazione e in prossimità di un muro a secco aderente a dei terreni agricoli con piante secolari di ulivo, la presenza di una discarica a cielo aperto al cui interno l’autore “ sbadatamente” aveva lasciato il suo “biglietto da visita” (una bolletta di trasposto materiali) mi portò a chiedere l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Sava, i quali, giunti sul posto, acquisirono il documento dal quale si rilevano i dati anagrafici e l’indirizzo dell’autore che aveva abbandonato i rifiuti. Nei giorni successivi alla mia segnalazione, il Comando Stazione Carabinieri di Sava, per la parte di propria competenza,  provvedeva ad informare questa amministrazione comunale che, avrebbe dovuto dar seguito a quanto sancito dalla normativa vigente  in materia di “abbandono di rifiuti” di cui al D.L.gs. 152/2006 (Norme in materia di tutela ambientale).

Dal 14 giugno del 2014, sono trascorsi 4 mesi  e la discarica si è ulteriormente estesa sino ad interessare pericolosamente anche la strada in cui transitano i mezzi agricoli. Appare evidente che più dell’usura del tempo può far danno l’incuria e la sporcizia degli uomini  e la situazione in cui versa quest’altro tratto della contrada “San Giovanni” lo sta a dimostrare. Rifiuti alimentari in buste di cellophan, materassi, poltrone, porta enfant, indumenti e scarpe vecchie, carcasse di televisori, frigo, vasca da bagno, taniche di plastica (ma anche lastre di eternit) ammassati a ridosso della folta vegetazione a deturpare l’ambiente circostante a rischio incendio.

Una vergogna perché esistono ancora persone che non ci pensano due volte ad abbandonare rifiuti dappertutto ma, ciò che più rattrista è l’assuefazione  a queste situazioni di degrado del territorio extraurbano dove i cittadini insieme agli amministratori vivono e convivono insieme alla monnezza.  

Le condizioni del degrado ambientale della contrada “San Giovanni” seguono quelle ancora peggiori della contrada “Canale del Porco – Scerza” dove, da quella che era inizialmente 1 (una) discarica, da me segnalata nel settembre 2013, nonostante l’intervento degli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Manduria e la successiva notifica del Verbale di Sopralluogo (effettuato alla mia presenza) questa amministrazione  non ha ritenuto di bonificare il sito inquinato a rischio di incendio ed ora a distanza di 13 mesi, gran parte dell’area interessata da macchia mediterranea e lungo ad un tratturo di campagna, le discariche a cielo aperto di ”materiali speciali e pericolosi”  (rilevate nei giorni scorsi anche queste alla mia presenza dal Ten. Tomai Cosimo del Comando di P.M.  di questo Comune), si sono moltiplicate sino  raggiungere il numero di QUATTRO.

E allora, domando  a quanti in indirizzo: quanto si dovrà attendere ancora che, come spesso accade , debba essere l’elemento fuoco a bonificare?

Nel caso in cui malauguratamente ciò dovesse accadere, le conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica che potrebbero derivarne dall’immissione di diossina che attraverso i fumi che si libererebbe nell’aria, e  le ceneri che si depositerebbero al suolo, sarebbero ben più gravi quindi…con il vecchio concetto del “prevenire è meglio che curare”, ai fini della tutela della sicurezza della salute pubblica  CHIEDO a codesta Amministrazione di  volersi adoperare affinché venga effettuata la bonifica e ripristinato lo stato dei luoghi.

In attesa di riscontro, distintamente saluto.

Mimmo Carrieri

Responsabile settore Ambiente ed Ecologia

Associazione CPA Sezione Provinciale di Sava (TA)

 

 

viv@voce

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