LIZZANO. “Macripò non può prendersi meriti che non ha”
Intervista a Valerio Morelli, Consigliere comunale del “Movimento 5 Stelle”
Dario Macripò, sindaco di Lizzano, ha detto nell’intervista al nostro giornale che sotto la gestione della sua amministrazione Lizzano è migliorata. Le risulta?
“Sinceramente, rimango basito nel leggere certe dichiarazioni, rilasciate da chi amministra il paese da quasi dieci anni”.
Responsabilità amministrative: Lizzano è stato condizionato dalla gestione Macripò?
“Nella maniera più assoluta! Il Sindaco insiste sulla positività di aver realizzato, in ben nove anni di amministrazione, il centro storico e una piazza. Oltre a queste non me ne sovvengono altre. Inoltre, non penso che sia decoroso il fatto di assumersi dei meriti per opere eseguite con i soldi dei cittadini. A cosa è servito acquistare la “Torre dell’Orologio”?
Il sindaco fa riferimento al “Patto di Stabilità”. Questo, secondo lei, può “giustificare” il mancato utilizzo dei fondi comunali ai fini di migliorare il paese?
“Io credo che il primo cittadino dimentichi i veri problemi che affliggono il paese, come i tanti contenziosi che, ormai, ci porteranno a pagare le sentenze definitive. Nell’ultimo Consiglio Comunale sono stati deliberati ben 1 991 999 € dovuti ad espropri e incidenti stradali e randagismo. A mio modesto parere, la storia dei contenziosi, ancor di più dei problemi concernenti il manto stradale o i cani randagi, sono un cancro per il nostro territorio. Su 21 proposte di delibere relative ai debiti fuori bilancio, 4 erano per espropri e 17 per incidenti vari”.
Se lei diventasse sindaco o se fosse attualmente in carica: che provvedimenti prenderebbe in merito a quanto palesato?
“Iniziamo col dire che se lo diventassi, ma non credo che sia possibile perché non ho alcuna intenzione di ripresentarmi alle consultazioni comunali, farei moltissime cose:
1- Una giunta con personalità;
2- Ottimizzazione della spesa pubblica: sono numerosi gli sprechi che ci stanno mettendo in ginocchio, vedi rondò inutili e la presenza di un muro sulla piazza (costato oltre 50000 euro) che non ha mai desiderato nessuno;
3- Ricerca della partecipazione dei cittadini: attraverso dei referendum consultivi che possano servire anche, ad esempio, per la stesura del “pirt” o del “pug”;
4- Rifiuti zero: puntare tutto su questa filosofia, in modo da poter azzerare la tassa sui rifiuti, al fine di creare nuovi posti di lavoro. Concepire il rifiuto come una risorsa e non come un fastidio;
5- Tassazioni conformi alle reali capacità dei contribuenti: creerei delle soglie di reddito al di sotto delle quali le imposte locali verrebbero azzerate, i ricchi pagherebbero di più e, in tal modo, esenterei coloro che fruiscono dei servizi per cui pagano tasse ingiuste;
6- Impiegherei tutte le energie per migliorare le condizioni della Marina: farei approvare il “pirt”, abbatterei le case da demolire, agevolerei la nascita delle attività commerciali detassandole del tutto (bed & breakfast, paninoteche). Ho tante iniziative e tante idee in testa: la realizzazione di piste ciclabili da Lizzano a mare; la realizzazione della “Casa dell’Acqua”; iniziative turistiche e tanto altro ancora.
Riprendendo il discorso in merito alla “Casa dell’Acqua”, Macripò accennava qualcosa in merito a dei bandi. Lei pensa che sia possibile la realizzazione di quest’ultima?
“Non in quel modo! Il “M5S” di Lizzano, un anno fa, propose una mozione dove impegnava il Comune a comprarla. Nonostante la replica positiva da parte del primo cittadino, durante il Consiglio comunale non ebbi alcuna voce in capitolo e, a tal proposito, mi riferì che la Giunta, avendo recepito, si stava adoperando per la realizzazione di quest’ultima. Dunque, uscì il bando, ma fu eluso. Il Sindaco voleva far pagare, all’azienda, il suolo pubblico; noi, invece, volevamo fosse comunale, specificando che le spese di acquisto sarebbero state assorbite in un anno e mezzo circa (tra l’altro, tutto ciò, sarebbe stato proficuo per le casse comunali).
Macripò parla di “bei soldini” presenti nella cassa comunale, ma il Comune è bloccato dal “Patto di Stabilità”. Se fosse possibile, Lei come li adopererebbe?
“Sinceramente, non so se la normativa lo permetta. Nel caso fosse possibile, io li utilizzerei per ridurre la tassazione ai cittadini, specie ai commercianti che subiranno aumenti della Tari pari al 277%. Comunque, il bilancio è, ovviamente, in pareggio, ma, dato che non sono ferrato in materia “contabile”, nel gruppo “M5S” vi è un grande professionista che mi aiuta con i conti e i bilanci”.
Ovviamente, la stesura dei bilanci avviene quando si ha il quadro completo della situazione, senza celare anche la quantità di denaro presente in cassa. Lei è d’accordo?
“Naturalmente”.
In conclusione:”La Marina, in soli quattro mesi, produce più immondizia rispetto a quanta ne faccia Lizzano in un solo anno”. Lei è d’accordo con quanto affermato dall’Amministratore comunale?
“Non credo che sia possibile, perché la Marina (che abita solo due mesi e non quattro) non può produrre una cifra, di spazzatura, superiore a quella di circa 10.000 persone in soli 2 mesi. Il Sindaco dovrebbe imporre la differenziata anche nella Marina e, per poterlo fare, potrebbe intervenire con pesanti multe nei confronti di chi non rispetta le regole!”
Eleonora Boccuni