SAVA. Mario Balestra: “Un sindaco più propenso al rapporto umano e più vicino al savese. Questo è il nostro auspicio futuro”

SAVA. Mario Balestra: “Un sindaco più propenso al rapporto umano e più vicino al savese. Questo è il nostro auspicio futuro”

Intervista a Mario Balestra, nuovo coordinatore del Circolo di Forza Italia

Alla luce di questa sua nuova investitura politica, i primi passi all’interno di FI, quali saranno?

Intanto continuare sulla strada percorsa finora. Parlare fra la gente, con la gente, riavvicinarla alla politica, renderli partecipi. Penso che il lavoro svolto finora dall’intero gruppo sia stato lodevole e questo è un dato tangibile per quanto ci riguarda.

Arturo De Cataldo ha “incassato” la nomina di capogruppo in seno al Consiglio provinciale. Quali riflessi avrà per il nostro paese?

Intanto dobbiamo dire che prima ha incassato l’elezione a consigliere. Credo che già questo sia importante per la nostra comunità. Ha incassato la fiducia di circa 50 elettori, fra sindaci e consiglieri comunali dei vicini comuni, non tutti di FI, che nel versante orientale hanno individuato in lui un punto di riferimento. Poi in seno al gruppo di FI, ha incassato la nomina a Capogruppo. Sicuramente tutti gli attori vedono in lui una persona capace ed affidabile a partire dal Presidente Tamburrano. Io, sono sicuro, conoscendo Arturo, che i riflessi per il nostro paese non mancheranno e che Sava insieme agli altri comuni del versante orientale, tornerà al centro delle attenzioni in provincia. Posso preannunciare, avendo partecipato ad alcuni incontri in provincia con i funzionari competenti, che stiamo dedicando la nostra attenzione per ottenere nel brevissimo tempo la sistemazione della pubblica illuminazione sulla nostra circonvallazione, che da anni è al buio assolutamente abbandonata verificando e rintracciando le risorse economiche per l’impianto, oltre al lavoro di pulizia della stessa dalle sterpaglie che ricoprono il bordo stradale e lo stesso marciapiede. Tutto ciò partirà già la prossima settimana. Vi sono anche altri progetti, come il rifacimento della Oria-Manduria che versa in una situazione drammatica da anni, nonostante sia ad alta densità di traffico. Su questo è stato dato il via all’iter per il finanziamento dell’opera per oltre 200000 euro. Poi si stanno tenendo studi di fattibilità per la messa in sicurezza della Sava- Uggiano.

Andiamo ai rapporti con gli altri partiti e movimenti savesi. Come saranno alla luce della sua investitura?

Beh, partiamo dalla premessa che in politica, non ci sono nemici ma avversari. La differenza c’è ed è marcata. Chi mi conosce sa che io rispetto il mio alleato allo stesso modo del mio avversario. La vita privata, il lavoro, la politica, viaggiano su piani fortemente distinti. Mischiarli  è da mediocri. Io credo di non esserlo, quindi massima disponibilità da parte mia, anzi da parte nostra con chi voglia intavolare discorsi costruttivi. Devo dire altro sull’argomento? 

Se lei crede, va bene anche così. Andiamo alle coalizioni, ai raggruppamenti, o meglio alla sommatorie di liste civiche. Come vede questa “frammentazione” dell’elettorato savese?

Mah, le cause di tale frammentazione possono essere tante.  Forse, una di queste potrebbe essere la mancanza di appartenenza politica. Le porto come esempio la mia esperienza. Quando io mi candidai nelle file del PDL, Arturo De Cataldo mi chiese in quale delle 4 liste volessi candidarmi, facendomi notare che, visti gli altri forti candidati, la possibilità di eleggibilità in caso di sconfitta, sarebbe stata minima. Io risposi che, previo approvazione di tutti gli altri candidati, il mio desiderio era di candidarmi nel PDL, perché da giovane la mia palestra è stata in AN, che poi assieme a FI sono diventati  PDL. Io credevo nel PDL, ora in FI e questo vuol dire che la sosterrò in tutte le competizioni elettorali, a tutti i livelli. Chi sposa una causa e ci crede, lo fa quando si è in gloria ed anche in disgrazia. Collocarsi nelle liste civiche per salire sul carro di questo o di quel vincitore non è fare politica, è opportunismo.

Sava, pare che sia una “fucina” di esperimenti, non ultimo il voler far passare per politica una aggregazione nata per vincere. Lei crede che questo passo sia finito?

Purtroppo, credo che questo non sia un problema solo savese. Si potrebbero elencare un  infinità di realtà similari a Sava, anche molto vicini a noi. Il problema è che con questo sistema elettorale, basta mettere assieme collettori di voti per aumentare le possibilità di vincere. Poi però devi metterli d’accordo e governare. E allora la cosa si complica. Se ogni collettore è portatore di proprie “istanze”, diventa impossibile soddisfarle tutte. Quando si vince solo con liste civiche e non si lavora secondo una identità politica marcata, governare sarà sempre difficile.

Un nuovo panorama politico a Sava, con un primo cittadino più propenso ai rapporti umani ed assessori capaci. Lei lo vede?

Se lo vedo?  Devo auspicarlo. Forse sarebbe perfetto. E’ ciò che dobbiamo provare a fare in futuro. Forse ultimamente tutto questo un pò è mancato.

Siamo a metà legislatura. Come vengono visti questi ultimi trenta mesi del “defunto”  Patto per Sava” dall’opposizione?

Se sia defunto, non lo so. Non voglio fare analisi sul loro operato. Io, e parlo a titolo personale, ne ho visto un pò pochino. Loro hanno ancora la seconda metà della legislatura per far vedere di cosa sono capaci. Noi, nella prima metà della legislatura, abbiamo tenuto un atteggiamento assolutamente collaborativo e costruttivo, poche volte riconosciuto. Nella seconda parte continuerà più forte, convinti come siamo che il ruolo dell’opposizione, se pur critico, non debba ridursi a sterile ed inutile  polemica, ma imponga di tentare, anche quando pare difficile, una collaborazione nell’interesse e nel bene comune della nostra collettività. Penso che la grave crisi economica ed occupazionale che in questo momento attanaglia in particolare il mezzogiorno, non riceva la giusta attenzione da parte dei nostri amministratori

Amministrazione Iaia, da uno a dieci, qual è il suo voto?

Aspettiamo la fine della legislatura per dare giudizi.

Primavera 2015, elezioni regionali dietro l’angolo: questo, secondo lei, sarà un test per saggiare quanto è in salute FI a Sava?

Beh, penso che già nelle ultime elezioni europee, noi a Sava abbiamo dimostrato di essere in ottima salute. Ovviamente, ci riuniremo, discuteremo ed in modo assolutamente collegiale, individueremo, secondo criterio la scelta di questo o di quel candidato. Sicuramente questo sarà un lavoro che condivideremo con gli amici di FI negli altri comuni a noi vicini. Comunque, sono sicuro, faremo bene la nostra parte.

Giovanni Caforio

viv@voce

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