Scandalo sulla carne in Svizzera. Carna Grischa accusata di frode
Le autorità italiane prestino la massima attenzione alle carni importate da Oltralpe. L’azienda alimentare svizzera nella bufera è accusata dal Sonntagsblick di contraffazioni
Una ditta svizzera, Carna Grischa, ditta di Landquart, che tratta e rivende carne a negozi, mense, ristoranti, cliniche, è accusata dal Sonntagsblick di aver fornito per anni prodotti di macellazione con dichiarazioni false, riguardanti date di scadenza e provenienza. Secondo il settimanale, sono almeno 12 i casi in cui sono state accertate contraffazioni. Fra di essi, del pollo ungherese spacciato per svizzero, carne di cavallo per manzo. A Carna Grischa di Landquart si rimproverano manipolazioni nelle etichettature (date di scadenza prolungate). La ditta, con 60 dipendenti e un fatturato di 30 milioni di franchi annui, riforniva fra l’altro la mensa di Ems Chemie a Domat Ems.
I vertici di Carna Grischa hanno negato gli addebiti tentando di bloccare la pubblicazione dell’articolo. Poi hanno ammesso alcune limitate falsificazioni negli anni scorsi sostenendo trattarsi di un complotto architettato da ditte concorrenti. La ditta grigionese rivende carne a rivenditori anche in Italia tramite partner.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda come l’inverno scorso, broker e imprenditori senza scrupoli avevano venduto la meno costosa carne di cavallo come manzo. Questa carne era stata immessa nel mercato attraverso piatti preparati, tra cui lasagne, che si supponeva contenessero solo carne di manzo.
Per tale precedente, rileva Giovanni D’Agata, dello “Sportello dei Diritti”, è opportuno dare immediata attuazione al sistema d’identificazione e tracciabilità europeo di tutti gli animali da macello al fine di consentire una maggiore tutela per i consumatori.
È ovvio, che al momento le autorità sanitarie italiane farebbero bene a monitorare la situazione dell’indagine in corso in Svizzera per evitare che carne contraffatta venga importata nel Nostro Paese.