FRAGAGNANO. “Il campionato di Promozione ci riempie di orgoglio”

FRAGAGNANO. “Il campionato di Promozione ci riempie di orgoglio”

Intervista a Luigi De Santis, direttore sportivo del Fragagnano

Il campionato di Promozione girone B è giunto al dodicesimo atto, pari ad terzo del cammino totale ed anche in casa Fragagnano è tempo di un primo bilancio. Rivivere il film delle prime gare e guardare i numeri nudi e crudi significa registrare un cammino importante con 8 vittorie e 3 pareggi e l’unico neo della prima sconfitta contro il quotatissimo Salento Football Leverano. Un bottino di 27 punti ottenuti con 24 gol fatti e solo 5 al passivo, dato che fa della difesa di Maggi e compagni la migliore del girone.

Numeri lusinghieri che non spostano più di tanto il pensiero iniziale della Società, della quale si fa interprete l’eterno direttore sportivo Luigi De Santis.

“Anche quest’anno, puntando sulla continuità del progetto tecnico della scorsa stagione, il nostro obiettivo di base è quello di far bene divertendoci e facendo divertire i nostri sostenitori. Dobbiamo innanzitutto conservare la categoria. Il campionato di Promozione per una cittadina di 5.316 abitanti è assolutamente in linea con le possibilità del territorio e la nostra lunga militanza in categoria ci riempie di orgoglio”.

Sarete ancora più felici se pensate che la prima sconfitta è giunta alla 12^ giornata di campionato, anche se in casa.

“ In tutta sincerità la sconfitta è solo un dato statistico, che va comunque rispettato, ma per quanto espresso dai nostri ragazzi nell’arco dei 90’ contro la corazzata SF Leverano, la nostra giovane compagine è uscita dal campo tra gli applausi per aver giocato di certo una delle migliore partite fin qui disputate. Il calcio è fatto di prestazioni ed episodi. In questo caso a noi va il merito della condotta di gara ed agli avversari il favore degli episodi”.

Quindi anche dopo il primo stop il vostro entusiasmo non è scemato?

“Assolutamente no, e non potrebbe essere altrimenti. Abbiamo un allenatore che sa cogliere il meglio dalle risorse tecniche a sua disposizione e veder giocare la squadra con voglia, professionalità ed intensità da categorie superiori attrae sempre più estimatori e noi siamo onorati di aver costruito una macchina che funziona a meraviglia, anche, da questo punto di vista siamo sempre vigili sul mercato che si è riaperto in questi giorni, perché alcune lacune tecniche o semplicemente numeriche in alcuni ruoli potrebbero essere risolte, salvaguardando in ogni caso il budget a disposizione e la chimica che si è creata nello spogliatoio.”

Il Fragagnano visto dall’esterno sembra un gruppo affiatato. Un mix ben equilibrato di esperti calciatori e di giovani promesse.

“Abbiamo degli uomini che in carriera si sono sempre distinti per i propri valori non solo tecnici e tra i giovani ci sono alcuni giunti da noi al termine della trafila nelle giovanili di società importanti, ai quali si è aggiunto dopo una serie infinita di pratiche burocratiche, il nuovo Baba Kunde.”

Il giovane del Gambia sta facendo molto bene, ma secondo la sua riconosciuta esperienza, quali prospettive di carriera calcistica ha questo ragazzo?

“Se dovessimo giudicare da quanto si stia parlando di Baba, avremmo già dovuto costruire tanti castelli in aria, ma noi che gli siamo affianco tutti i giorni intanto dobbiamo puntualizzare che prima di essere tesserato con noi il ragazzo non ha mai avuto esperienze calcistiche in squadre di club per cui a mio avviso ha bisogno di vivere almeno un paio di stagioni in tranquillità perché acquisisca i fondamentali di cui necessita un vero calciatore. Dopo questa trafila atta alla sua maturità tecnico-agonistica si potrà capire di più sulle sue potenzialità”.

Possiamo dire, per concludere, che il suo Fragagnano aspira almeno ad un posto nei play-off?

“Con la riapertura del mercato molti equilibri potrebbero cambiare. Noi siamo qui a giocarci il nostro campionato con dignità, accettando alla fine il verdetto che ci saremo meritati. Siamo contenti della nostra squadra e certamente continueremo a divertirci.”

Ninni Cannella

viv@voce

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