TARANTO. “Visita del Parlamentare europeo Edouard Martin”

TARANTO. “Visita del Parlamentare europeo Edouard Martin”

Nota stampa della segreteria SDS

Gli Sds Alfredo Spalluto, Francesco Di Giovanni, Davide Nistri, Gionatan Scasciamacchia e Francesco Cosa, avendo partecipato insieme al Sindaco Stefàno alla visita effettuata, presso lo stabilimento Ilva di Taranto, dal Parlamentare Europeo Dott. Edouard MARTIN, esprimono vivo compiacimento per l’attenzione che Taranto sta ricevendo non solo a livello governativo, ma a questo punto anche a livello europeo.

Quello che si sta cercando di fare – spiegano consiglieri ed assessori Sds – è rilanciare la questione Taranto nella sua complessità, legata alle vicende ambientali, portuali, occupazionali e quindi creando le giuste interlocuzioni a tutti i livelli istituzionali a partire dalla Regione Puglia, passando per il Governo Renzi e finendo proprio in Europa. Il Dott. MARTIN infatti, ospitato a Taranto dal Sindaco Stefàno, ha il compito di relazionare al Parlamento Europeo in merito alla situazione siderurgica italiana ed in particolare, in riferimento a quella che è la più grande acciaieria di Italia e di Europa e cioè l’Ilva di Taranto, visto che proprio Bruxelles è prossima a varare importanti provvedimenti legislativi volto a creare un equilibrio della siderurgia europea rispetto a quella mondiale.

Altra grande opportunità offerta dal Sindaco di Taranto è stata quella della tavola rotonda svoltasi presso Palazzo di Città. A relazionare, oltre allo stesso Sindaco, vi erano Sergio Prete dell’autorità portuale, l’ingegnere Giancarlo QUARANTA (Direttore Centrale Produzione dell’Ilva) e lo stesso onorevole MARTIN. Presenti come uditori diverse istituzioni locali, lavoratori e la stampa che a fine lavori ha rivolto numerose domande ai relatori. 

A conclusione della sua giornata a Taranto l’onorevole socialista dott. Edouard MARTIN si è mostrato soddisfatto delle informazioni acquisite, rivolgendo ai presenti la chiara volontà di rendere l’Ilva di Taranto eco compatibile, mantenendo gli stessi livelli occupazionali. Questo il messaggio che porterà a Bruxelles. 

 

viv@voce

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