Taranto. IL NUOVO CANTIERE PER L’ACCIAIERIA 1, SECONDO LE PRESCRIZIONI AIA, E’ GIA’ GRAVEMENTE INQUINATO

Taranto. IL NUOVO CANTIERE PER L’ACCIAIERIA 1, SECONDO LE PRESCRIZIONI AIA, E’ GIA’ GRAVEMENTE INQUINATO

E’ questa la notizia di oggi, secondo il Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri, che ha scoperto materiali catramosi ed oleosi che certo, non sarebbero dovuti essere nel sottosuolo

La nuova acciaieria 1 dell’Ilva, in particolare il suo nuovo impianto di aspirazione che sarà costruito, secondo le prescrizioni dell’Aia, ha rischiato di sorgere, a quanto pare, su oli, catrami e numerosi altri materiali che, per diversi metri di stratificazione, hanno alterato il terreno del cantiere messo in atto, a causa di un’operazione precedente di stoccaggio e di scarico.

Già due settimane fa i lavoratori dell’Usb, uno dei sindacati molto attivi tra i lavoratori, avevano segnalato la presenza di forti effluvi e di sostanze oleose. Dopo le verifiche immediate del Noe e dopo il loro minuzioso rapporto, corredato da foto e forti evidenze, è partito con urgenza un decreto d’ispezione da parte della Procura della Repubblica .

 Fortissimo l’odore di idrocarburi quando, questa mattina, i carabinieri sono arrivati in Ilva con gli escavatori.  Ad una profondità enorme sono stati individuati materiali catramosi ed una consistente presenza di oli.

La Procura ha dunque aperto un fascicolo in cui sono presenti i nomi di sette indagati, tra cui due dirigenti Ilva e cinque dipendenti della ditta Semat che si sta occupando degli appalti collegati alle disposizioni  dell’Aia. Ed è proprio questa la ditta accusata di aver effettuato operazioni di scarico e stoccaggio prima dell’apertura del cantiere.

Era presente al sopralluogo anche l’Arpa Puglia, i cui tecnici hanno prelevato campioni per valutare la situazione ambientale e definire con esattezza la presenza di sostanze distruttive.

MARIA LASAPONARA

viv@voce

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