MANDURIA. Evento “Vino dentro”. Festival “DECANT(AZIONI)TEATRALI”

MANDURIA. Evento “Vino dentro”. Festival “DECANT(AZIONI)TEATRALI”

Organizzato dal Comune di Manduria, assessorato alla Cultura, con il patrocinio gratuito del GAL Terre del Primitivo domenica 14 dicembre alle ore 18,00 all’interno del Chiostro del Monastero delle Servite

Con la regia di Marcantonio Gallo  e Fabrizio Cito. In scena: Marcantonio Gallo, Salvatore Buonomo, Sara Palizzotto, Stefania Savarese, Stefano Lanzo, Mirela Karlica. Musica: Luciano Gennari, Giusy Balsamo, Giancarlo Pagliara, Valerio Siciliano, Alexandros Goulas. Costumi: Angelo Antelmi.

Immaginando le infinite declinazioni di promozione dei territori e di quello che per il nostro territorio ne costituisce il brand, “il vino”, il  COMUNE DI MANDURIA –  ASSESSORATO ALLA CULTURA con il patrocinio gratuito del GAL Terre del Primitivo- ha il piacere di proporre  un’idea di comunicazione culturale – attraverso il teatro – alternativa e innovativa, che possa aggiungersi, senza sostituirla, a quella più tradizionale.

L’’evento  “Vinodentro, Decant(azioni) teatrali” è  il primo appuntamento di un festival teatrale, denominato: Cittàttiva FEST, ideato e progettato dall’ APS VISTADALL’ALTO, partner dell’iniziativa, con la prestigiosa produzione del TDP TEMPORARY THEATRE, compagnia teatrale di Brindisi e si terrà domenica 14 dicembre alle ore 18,00 all’interno del Chiostro del Monastero delle Servite.

Lo spettacolo racconta una terra e un frutto, racconta la vigna e le molte parole che sa generare. Un flusso di parole da meditazione, come quasi tutti i vini di cui si parla, una storia che nasce dalle bottiglie, dal sapore del mondo contenuti nel vino, dai bicchieri alzati e dai calici pieni di emozioni. Nessuna sostanza consumabile ha la stessa complicità che ha il vino con la parola. Non solo il vino scioglie la lingua, rendendo i bevitori chiacchieroni o poeti, a seconda del talento di ciascuno, ma è anche l’unico prodotto il cui consumo esige un commento, poiché saperlo bere equivale a saperne parlare. Il vino evoca i mondi interiori che ognuno di noi possiede e che visita di rado, il vino come la poesia, colora la vita umana.

Una sgangherata compagnia di avanspettacolo degli anni 40 sta preparando una messa in scena. Niente è ancora pronto ma guidati da Epaminonda Riccio, un bizzarro capocomico, il tema senza tempo del bere si dipana nell’attesa sul filo di parole scritte da autori di tutti i tempi. Un racconto originale tra aforismi, citazioni, parodie e divertissement con unico comune denominatore: il vino. Da Omero a Platone, da Shakespeare a Calvino e Alda Merini, un cocktail superlativo di parole e vino esalta una sbronza di pensieri che viene recitata, cantata, narrata e citata attraverso l’intreccio di linguaggi espressivi diversi tra loro da buffi annusatori di persone, bislacche sciantose, esperti d’amore, attempati viveur e vecchi attori di cinema avvinazzati che, complice il vino, scioglieranno la lingua ai pensieri.

Le cantine che hanno aderito all’iniziativa e che renderanno possibile la messa in scena teatrale con l’allestimento di un banco degustazione dei propri prodotti sono: Cantolio, Consorzio Produttori Vini, Racemi Azienda Agricola, Tenute Casinovi, Pirro Varone.

 

viv@voce

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