MANDURIA. “Forse mai nella storia della nostra città si era registrato uno scollamento così totale tra gli amministratori della cosa pubblica e le aspettative, i bisogni, il sentire dei cittadini amministrati”
Nota stampa dei Verdi messapici
In Consiglio comunale si consuma l’ennesimo scontro tra forze ed esponenti della stessa maggioranza, prova di una disgregazione, a nostro avviso, irreversibile della compagine amministrativa, senza che alcuno mostri di voler compiere un atto di responsabilità nei confronti della città.
Si naviga a vista, mentre la città si avvita in un degrado sempre più evidente, come se i dissidi interni alle forze di maggioranza fossero una faccenda privata, che non ha riflessi sulla vita della comunità.
Se nemmeno sull’organizzazione degli uffici vi è sintonia tra la giunta e la maggioranza consiliare, come si può immaginare che le stesse possano minimamente cooperare per affrontare i tanti problemi dell’oggi, ma, soprattutto, per formulare dei programmi per il futuro? Infatti, in occasione del recente convegno tenutosi in sala consiliare sulla possibilità di realizzare un polo museale a Manduria, l’amministrazione, presente in gran parata con quattro esponenti (Sindaco e ben tre Assessori) non ha saputo fornire né una certezza sullo stato dei lavori delle strutture (Convento degli Agostiniani e/o Servite) che dovrebbero tale polo ospitare nè la benchè minima proposta o previsione o rassicurazione o lontana promessa che esso si realizzerà mai.
Anzi, il Sindaco in apertura e chiusura del Convegno ha dichiarato di non essere in grado, allo stato, di garantire che gli uffici comunali diano seguito agli atti di indirizzo della giunta! Che dire di fronte ad un simile atto di resa, se non che l’amministrazione Massafra di fatto non esiste più? Ma, nella fattispecie, quali conseguenze avrà tutto ciò?
1. Nessuna autorevolezza nei confronti della Soprintendenza nel pretendere che continui ad essere presente a Manduria con i suoi uffici periferici.
2. Nessuna autorevolezza nel reclamare un maggior coinvolgimento della stessa nella valorizzazione del nostro patrimonio archeologico, anche con interventi di indagine sistematica.
3. Chiusura “sine die” della mostra “Oltre le Mura”, che pure ha costituito un’attrattiva turistica.
4. Incapacità ad approntare un qualunque progetto, da tenere pronto in vista di finanziamenti, europei o di altra provenienza.
Insomma, la speranza di veder realizzato a Manduria un Museo della Civiltà Messapica si allontana vertiginosamente e con essa tutti i vantaggi, non solo culturali, ma anche economici che la città potrebbe trarne.