TARANTO. “Donne che parlano di Donne”
Domenica 8 marzo 2015 a partire dalle ore 18:00 c/o galleria Castello Aragonese – (Ponte Girevole)
La Giornata internazionale della donna comunemente conosciuta come Festa della donna ricorre l’8 Marzo di ogni anno, per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo.
Edit@ casa editrice & libraria per onorare la giornata delle donne vi invita Domenica 8 marzo 2015 a partire dalle ore 18:00
c/o galleria Castello Aragonese – Taranto (Ponte Girevole) alla presentazione del libro, con letture curate delle Autrici e mostra fotografica tratta dall’opera, all’evento
“Donne che parlano di Donne”
Coordina la serata la curatrice dell’opera Simona De Pace.
Interviene Mara VENUTO – curatrice per Edit@ della collana ‘I Chicchi del Melograno’
Interverranno le Autrici:
Giusi Boccuni – Nicla Cardellicchio – Elvira Cerino – Roberta Criscio – Anna Elvira Cuomo – Simona De Pace – Gaia Favaro – Giulia Fonzone – Manuela Giacomelli – Rossella Laguardia – Alessandra Macchitella – Giovanna Mantini – Lorenza Marchitelli – Gabriella Miglietta – Anna Notarangelo – Alessandra Ortuglio – Francesca Pellegrino – Rossana Scudieri – Elisabetta Tegas – Mara Venuto
Saranno esposte le fotografie a tema di:
Mary Bruno – Ida D’Angelo – Simona De Pace – Cassandra La Porta – Tiziana Ruggiero
“Donne. Fiumi, mari, oceani di parole riversati sulla carta a raccontarne ed esplorarne le infinite sfaccettature, a studiarne le ragioni, ad interpretarne i capricci, indovinarne la vita, i pensieri, i segreti.
Certo, chi le capisce è bravo: ma chi le capisce? Ce lo siamo chiesto anche noi, senza in verità trovare adeguate risposte; abbiamo alfine ipotizzato che le donne stesse, potrebbero, se non proprio comprendere almeno raccontare in qualche modo l’essenza del proprio essere donne e parlarci anche di donne, loro simili, aiutandoci a vedere e meglio interpretare sfaccettature altre di questo poliedrico, policromo essere incomprensibile ai più. Perché ogni donna, pur rappresentando un universo a sé stante, lontano anni luce dagli altri sistemi solari, conserva pur sempre delle marcate similitudini con le altre sue pari, a volte amiche, più comunemente nemiche travestite da compagne e sorelle.” (dalla introduzione al libro)