TARANTO. Ieri mattina si è costituita una Rete di operatori con 15 proposte per ripensare la città

TARANTO. Ieri mattina si è costituita una Rete di operatori con 15 proposte per ripensare la città

Nota stampa di Gianluca Lomastro, Presidente  dell’associazione MADE IN TARANTO™

Proprio ieri mattina si è costituita la prima rete mista composta da giornalisti, associazioni e operatori del commercio con in tasca l’elenco di 15 proposte fattibili e concrete per ripensare la città. Ad essersi uniti sotto forma di Rete di operatori dell’informazione, del commercio e dell’associazionismo sono: Blustar TV, il Quotidiano Taranto Oggi, i Quotidiani on line Cronache Tarantine (www.cronachetarantine.it) e Cosmopolismedia (www.cosmopolismedia.it), e le associazioni Made in TarantoNobilissima TarantoPeacelinkTaranto Turismo, Codacons Taranto e la sede locale dell’AIAP. Ma chiunque voglia unirsi è il benvenuto, perché la visione coincida con l’obiettivo comune a favore della rinascita di Taranto.

Facciamo una premessa: in moltissime città del mondo, si comincia a comprendere il fatto che, per valorizzare i borghi e  rilanciare lavoro e commercio, occorre ripartire dalle persone e dalla loro centralità rispetto al fabbisogno di benessere e di pace all’interno di contesti urbani fortemente cannibalizzati dalle auto e dallo smog.

Si prenda il caso di Amburgo ad esempio: qui il piano per la rivitalizzazione del commercio prevede che si eliminino le auto in città. A seguire Helsinki, Parigi, Madrid, Chengdu, Milano, Copenaghen si sono già attivate in tal senso. In particolare, a Madrid si è avviato il processo di pedonalizzazione che prevede l’eliminazione della auto in 5 anni. Addirittura Milano propone buoni gratuiti per l’utilizzo dei mezzi pubblici. A Copenaghen tutto questo è già realtà: oltre 200 miglia di piste ciclabili ne sono lo specchio. Persino la vicina Bari non è da meno: addirittura qui sono anche i commercianti a chiedere di tenere le auto fuori dal centro.

E non sono soltanto le auto il problema perché la questione è più profonda e riguarda tutte le categorie sociali: commercianti, artigiani, giornalisti, artisti, soggetti deboli, imprenditori, liberi professionisti. Il bandolo della matassa va ricercato nel ripensamento delle strategie in grado di rivitalizzare il senso della partecipazione ad uno sviluppo sostenibile, figlio di scelte eco-compatibili ed in linea con le esigenze di benessere maturate fin qui. In sostanzale città vanno restituite ai suoi abitanti che da tempo sono tornati a chiedere sicurezza, economia, lavoro, ordine, pulizia, fruibilità di aree pubbliche, verde, rispetto per chi è più svantaggiato.

Si deve tornare a ripensare un nuovo modello di sviluppo che preveda la rivitalizzazione della città attraverso una serie di proposte che tengano conto delle criticità e delle opportunità in atto, ma soprattutto mediante ilcoinvolgimento di tutti i soggetti portatori di interessi (stakeholder): operatori del commercio, dell’informazione, dell’associazionismo in genere. E’ questa la nuova rotta che può essere tracciata sulla strada delle competenze di ognuno, a cominciare da quelle tecniche di progettisti e urbanisti indipendenti. La strada conduce certamente al dialogo purché la politica sia disposta ad aprirsi a questa nuova era che è la democratizzazione dei processi decisionali locali.

E così, un primo manipolo di operatori e associazioni sta cominciando a far quadrato intorno a delle proposte comuni che raccontano una nuova idea di città: a misura d’uomo e di futuro (sostenibile). Al momento, i soggetti che hanno deciso di unirsi per lavorare ad un tavolo comune di proposte sono: Made in TarantoBlustar TVTaranto Oggi, Cronache TarantineCosmopolismediaNobilissima TarantoPeacelinkTaranto Turismo, Codacons Taranto e la sede locale dell’AIAP (associazione italiana amici del presepio). Ma c’è posto per tutti coloro che desiderino un futuro diverso e che auspichino una rinascita veloce, concreta ed immediata. Le proposte qui di seguito elencate sono rivolte al Comune di Taranto, alla provincia e alla Regione, affinché si attivi subito il processo di dialogo che porti immediatamente ad un ripensamento partecipato della città:

Recupero dei vecchi edifici pubblici: proponiamo di dare in gestione vecchi edifici pubblici ad artisti (musicisti, pittori, ecc) e di concedere forti agevolazioni fiscali ai relativi proprietari affinché offrano sconti sui canoni di affitto ai commercianti. Inoltre: prevedere un piano di analisi delle periferie, per il quale ogni settimana il Sindaco visiterà un quartiere per fare il punto della situazione con i suoi abitanti;

Stop a nuove autorizzazioni a ipermercati: proponiamo di rilanciare il piccolo commercio di qualità anziché consentire nuovi spazi a strutture come Ipercoop, Auchan, ecc;

Sicurezza: occorre tornare a presidiare il territorio con il coordinamento di tutte le forze dell’ordine, compresi i vigili urbani e con il coinvolgimento di istituti di vigilanza privata. Inoltre: aumentare i presidi di video-sorveglianza nei punti più critici della città;

Marketing: rilanciamo l’immagine e la storia della nostra città con la realizzazione e la rivitalizzazione in chiave commerciale di musei, cripte, Castello, Mar Piccolo, ipogei, Chiese mediante il coinvolgimento di tutte le associazioni locali;

Pulizia e attività anti- degrado: attivare un servizio costante di sensibilizzazione e di educazione che coinvolga tutta la cittadinanza a cominciare dai più piccoli e introducendo gli “operatori ecologici di zona”. Inoltre: attivare campagne informative che coinvolgano le scuole mediante l’attivazione di attività ludiche in pieno centro cittadino.

Agevolazioni fiscali a commercianti e artigiani: bisogna prevedere agevolazioni fiscali stabili a negozi e artigiani che aprono un’attività in Città vecchia, ad esempio non facendo pagare loro le tasse locali e aumentando i servizi utili (principalmente eventi di arte, cultura, musica, poesia, fotografia, scultura, ecc) a convogliare gente in queste aree. Inoltre: incentivare i negozi a produrre sconti e buoni spesa per le famiglie che giungono in bicicletta e re-introdurre i servizi di bike sharing coinvolgendo le associazioni locali;

Agevolazioni per soggetti deboli: attivare agevolazioni maggiori e concrete per donne incinte, anziani e disabili incentivando l’uso di taxi possibilmente elettrici per la loro mobilità sul territorio;

Agevolazioni fiscali per cittadini detentori di prima casa: prevedere detrazioni Imu per detentori di mutui sulla prima casa;

Incentivare l’artigianato di qualità: Incentivare l’artigianato di qualità con un riconoscimento ufficiale del “Made in Taranto” a coloro che rispettano un apposito disciplinare concordato con la cittadinanza e che valorizzano la tradizione;

Libero accesso alle aree militari: Porte aperte nelle zone occupate da Marina Militare e Aeronautica che preveda anche visite a bordo dei mezzi in dotazione e di quelli storici (navi, elicotteri, ecc);

Aree verdi, Famiglie e Bambini: riqualificazione dei parchi e delle aree verdi pubbliche mediante il ripristino dei giochi ammalorati e la piantumazione di alberi e siepi mediante il coinvolgimento anche dei privati che decidono di curare tali aree in cambio di pubblicità. Inoltre: introduzione degli orti urbani per sensibilizzare grandi e piccini circa le tematiche del bio, del consumo consapevole e dell’ambiente in generale;

Giornate dello Sport: introduzione delle giornate dello sport investendo su giornate di sensibilizzazione nel corso delle quali si organizzino eventi sportivi in strada (tornei di tennis, pugilato, basket, pallavolo, calcetto, tiro con l’arco, ecc);

Arti e tradizioni locali: introduzione delle giornate delle tradizioni e delle arti mediante l’abbinamento di tornei di orecchiette, apertura di cozze e ostriche (spacc e mang’) a mini concerti di musica, danza e pittura in strada;

App e tecnologia: realizzazione di applicazioni digitali che contengano percorsi geo-referenziati per tablet e smartphones in grado di condurre per mano, in giro per la città, cittadini e turisti esigenti e tecnologici;

Calendario condiviso di eventi per l’Estate: in collaborazione con associazioni e commercianti, attivare una programmazione del calendario delle attività di animazione, degli eventi culturali, degli eventi turistici, dell’attività culturale che coinvolga tutta la città.

Quindici punti per rivitalizzare i borghi e trasformare semplici nuclei di negozi in accoglienti centri naturali del commercio, dove l’innovazione si sposa con la tradizione, dove le botteghe storiche si affiancano al negozio high-tech, dove la gastronomia dialoga con i prodotti del territorio.

Gianluca Lomastro

Presidente 

associazione MADE IN TARANTO™

www.madeintaranto.org

Cell 393 2895303

 

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