SAVA. Claudio Rimoli: “La RAI servizio pubblico …”
“Se il Governo Renzi porterà a casa una buona riforma del Servizio Pubblico, i cittadini ringrazieranno”
Cari Amici di Facebook & Lettori di Viv@Voce, ben ritrovati. Torno a scrivere, questa volta parlando di RAI. In questi giorni ne parlano tanto, forse anche troppo. I politici, soprattutto. Che sono (a mio modesto parere) coloro i quali dovrebbero star fuori da un certo tipo di dinamiche.
Il Servizio Pubblico Radiotelevisivo è un patrimonio culturale appartenente a tutti i cittadini italiani, non dimentichiamolo mai questo. Il Governo attualmente in carica da noi vuole riformare la governance della Tv Pubblica, cosa assolutamente giusta è che va fatta quanto prima.
Con l’intento di tener fuori i partiti, secondo Matteo Renzi. Sempre secondo il mio modesto parere quest’ultimo scopo del Premier faticherà molto a vedere la luce ed i partiti saranno ancora protagonisti dei valzer delle poltrone in Viale Mazzini, ahinoi. Fino a quando avverrà tutto questo il Nostro Servizio Pubblico non sarà mai libero, restando prigioniero del Palazzo.
Pur restando scettico mi auguro vivamente che anche per la Rai, si riesca a cambiare il verso. Magari attuando un maggior coinvolgimento da parte nostra su che tipo di Servizio Pubblico vorremmo poter vedere negli anni a venire. Percorrendo così lo stesso tracciato del progetto la Buona Scuola che ha visto tanta partecipazione sul web, da parte dei cittadini. Sarebbe una buona idea, perchè no?
Un buon modo anche per far sentire gli italiani parte della Rai, attraverso le loro opinioni, le loro idee ed i loro desideri. E… non soltanto dei semplici abbonati obbligati a pagare loro il conto ad ogni fine d’anno. Pensateci, lassù. La Rai va migliorata molto e liberarla finalmente dalla morsa asfissiante della politica, sarebbe un buon primo passo in avanti, per restituirla agli italiani che pagano il canone.
Giudico molto positivamente l’apertura del Movimento Cinque Stelle e di Grillo stesso a confrontarsi con l’esecutivo sulla riforma Rai.
Immagino una Rai dove una trasmissione possa andare in onda tranquillamente senza il rischio di nuovi editti bulgari. Immagino una Rai con Michele Santoro al suo interno, ad esempio. Immagino una Rai dove gli eccessivi costi lascino il posto ad una ritrovata qualità del prodotto. Perchè è la qualità che i telespettatori cercano in un programma televisivo. Immagino una Rai dove d’estate non ci siano più repliche. Immagino una Rai dove torna la meritocrazia e venga abolita la mediocrità.
Se il Governo Renzi porterà a casa una buona riforma del Servizio Pubblico, i cittadini ringrazieranno.
Perchè… la Rai è anche Nostra, perciò deve restare Pubblica.
In Bocca al Lupo Mamma Rai, ne hai bisogno!
Claudio Rimoli