AMARCORD. Sava, settembre 2008. “ECCO COME NASCE UN SERVIZIO PER LE IENE”
Intervista a Riccardo Festinese, autore
Dunque, sarò breve e ti ruberò poco tempo. Prima di tutto: qual è il “dietro le quinte” che nasconde un servizio delle Iene? Una Iena, intesa come personaggio finale alla Man in Black è l’ultima propaggine di un iter che non sta davanti alle telecamere …
Noi autori alle Iene siamo sei /sette a Milano e cinque a Roma. Le idee per realizzare i servizi nascono sostanzialmente in due modi: o noi che leggiamo i giornali, oppure segnalazioni che ci arrivano in redazione attraverso fax ed e-mail. Nel primo caso io arrivo in redazione al mattino, apro una serie di quotidiani e vedo ciò che accade nel Mondo e in Italia. Approfondisco quello che mi fa incazzare di più. Questo significa che se c’è, ad esempio, un articolo di cronaca che riguarda il caso del ragazzo di colore picchiato a Milano un paio di giorni fa ed io volessi farne un servizio, contatterei per primo il giornalista che ha scritto della cosa e poi la sua famiglia: faccio loro domande, mi faccio raccontare, raccolgo insomma, tutta una serie di informazioni possibili.
Il secondo passo è cominciare a pensare che cosa raccontare di un caso: mi confronto con gli altri autori ed insieme vediamo cos’è che per esempio non ci torna in una storia e, riallacciandomi all’esempio di prima, pensiamo di intervistare il capo della polizia perché per esempio avrebbe dovuto esser presente, ma non l’ha fatto. Parlando tra noi autori, non Iene, nasce la struttura del servizio. Girando, ovviamente questa struttura può trasformarsi: partiamo con un’idea, ma questa idea può venir stravolta perché ci rendiamo conto di cose delle quali magari non avevamo tenuto conto all’inizio. Ad ogni modo nel primo caso un servizio nasce così.
Secondo caso.
Nel caso della segnalazione, come in questo caso, ci ha scritto una persona dicendo: “A Sava non ci sono le fogne”.
Le segnalazioni che arrivano a voi sono di sicuro centinaia … ma come avviene la scelta?
C’è una persona che per mestiere lo fa. Le legge tutte. La scelta si basa sulla sua intelligenza … ed esperienza. Arrivano davvero centinaia di e-mail al giorno: sa distinguere tra quella che è sicuramente una bufala, quella che forse è una bufala e quella che è invece qualcosa di interessante. La bufala sicura non ce la passa neppure… però ne passa comunque una cinquantina od un centinaio al giorno. Noi le leggiamo ed il nostro compito è verificarle. A volte le sparano altissime…
La più assurda?
Non posso dire, non ricordo… però cose che anche se fossero vere, noi non potremmo farci nulla. Per esempio: “Berlusconi evade le tasse”. Mi dispiace, ma le Iene non possono fare niente.
Quanto incide un autore sul servizio?
L’autore è il responsabile. Se il servizio fa schifo, il responsabile viene da me per dirmi di rivederlo. Se il servizio è una figata… vanno da lui! (indica Matteo Viviani alle mie spalle e sorride) .
Ma non è tanto giusto!
Beh, sia chiaro: la responsabilità è mia. Sia dal punto di vista narrativo, sia dal punto di vista dello share, dell’ascolto. Abbiamo anche un grafico che ci indica gli andamenti del gradimento, ci sono delle Iene che hanno più successo di altre… però l’autore è colui che cura tutta la struttura. Se io scrivo una cosa carina e la do ad una Iena anziché ad un’altra, sarà diverso. La valorizzazione di quello che scrivo dipenderà da lui. E’ come per Luca e Paolo in studio (i due conduttori de Le Iene insieme ad Ilary Blasi, ndr), per loro il meccanismo è analogo: l’autore scrive una battuta, se la dice uno bravo ridi da morire, se la dice uno meno bravo, tu non ridi…ma la battuta è la stessa. Questo vale anche per me: se scrivo il corpo di un servizio, il suo inizio, lo sviluppo e poi la fine, beh…nella mia testa penserò che sela Iena è brava ad interpretare quello che io chiedo, allora il servizio verrà benissimo. Se io ela Iena non ci capiamo, il servizio fa schifo.
Nord e Sud. L’Italia è tutta uguale?
No (sorride). Non è però questione fra nord e sud: al sud esistono degli eroi… abbiamo fatto tanti servizi sulla Camorra ed abbiamo conosciuto persone delle quali nessuno sa il nome ma che tutti i giorni mettono in discussione se stessi e la propria famiglia perché hanno una coscienza civica che magari al nord Italia non c’è. Delle volte, viceversa, trovi nel nord Italia delle situazioni di dabbenaggine che secondo i luoghi comuni sono più proprie del sud. Non si può generalizzare. Poi è ovvio che un servizio sulla mancanza delle fogne il Lombardia non ci sarà mai. Il punto non è quale situazione puoi trovare, ma quali persone, in quella stessa situazione, ci possono essere… e come si comportano. A volte troviamo persone che valorizziamo, ma è difficile che si sappiano i nomi e a volte bisognerebbe dedicar loro delle strade. Hanno consapevolezza di quello che gira loro intorno, di dove vivono… cosa che magari al nord sono scontate, per cui non le trovi.
Parliamo di te …
Sono interista. Profondamente interista.
Ahia …
Sono laureato in filosofia. Poi ho lavorato nel mondo della fotografia… mi è sempre piaciuto il mondo dell’immagine. C’è stata una buona dose di casualità, nel senso che io avrei potuto anche fare tutt’altro nella vita, non sono mai stato un appassionato di televisione. Poi un giorno mi han detto: “Guarda che a Mediaset cercano degli autori…”. Io ho provato.
Nel ’98 facevo una scuola per autori interna a Mediaset e sinceramente allora non sapevo cosa farne della mia vita: era una selezione nazionale e mi hanno preso. C’è stato un anno di stage non pagato, ho fatto la tipica gavetta e alle fine… ho trovato un lavoro che paga bene ed è meglio di tanti altri. Però ti confesso che fare l’autore in sé…non è un lavoro eccezionale. Ma fare l’autore delle Iene è un bel lavoro. Ho fatto Quiz Show, Talk Show…insomma, quasi tutti i tipi di programmi, e l’unico che mi ha appassionato davvero è questo. Invece ho in mente miei colleghi che invece hanno la passione della televisione e hanno sempre voluto farla a tutti i costi.
E ce l’hanno fatta.
Ce l’hanno fatta. I miei colleghi che invece hanno la passione della televisione e hanno sempre voluto farla a tutti i costi … Si. Sai quando hai otto anni e hai capito di voler fare l’autore televisivo perché guardi la televisione dalla mattina alla sera, conosci tutto di tutti? Per me non era così, anzi: la schifavo anche un po’, eh…
Ma forse è anche meglio, un po’ come quel che ti dicono a scuola guida: non porti con te i vizi del guidatore …
Si, partire da zero ha un certo tipo di vantaggio: sei più pulito. Ma ha anche un sacco di svantaggio perché ti ritrovi a nuotare in un posto di cui non sai nessuna regola, per cui la tua sopravvivenza dipende solo da te.
Ultima domanda. Sinceramente: faresti mai a cambio con la Iena?
Mai.
No, eh…
Non sono mai andato in video e ritengo che chi vada in video sia in realtà un malato mentale.
Quindi sei un malato mentale, ma non quanto Matteo Viviani?
Io sono malato perché gli trasmetto la malattia! Però sono un portatore sano, mentre loro … no.
Laura Dicosimo