MANDURIA. “Azioni concrete di protesta popolare”
Nota stampa del Comitato “Noscaricoamare”
“La battaglia politica e tecnica contro la condotta sottomarina e qualsiasi forma di scarico in mare continua da parte del “Comitato Noscaricoamare di Manduria” assieme alle associazioni “Uniti per S. Pietro in Bevagna”, “Ass. Grande Salento”, “Io amo S. Pietro”, “Comitato per la tutela e salvaguardia del Chidro”, “Lega navale di Maruggio”, “Lega navale di Torre Colimena”, “Pro Loco di Manduria e Avetrana”, “No!!! Allo scarico a mare di Avetrana”, con l’intento di adottare urgenti iniziative per indurre le istituzioni locali, regionali e nazionali a modificare il progetto che danneggia fortemente l’ambiente marino, le spiagge e l’economia manduriana ed avetranese nonostante la possibilità di utilizzare soluzioni tecniche alternative di alta affidabilità scientifica e professionale.
Dopo l’incontro del 19 febbraio scorso, svoltosi in sala consiliare, in cui tutti i comitati, le associazioni ed i partiti politici hanno ribadito la loro contrarietà allo scarico in mare, il Comitato si è fatto promotore di un incontro con il sindaco Massafra, per proporre azioni concrete di protesta popolare nonché forme di lotta anche giurisprudenziali per scongiurare l’inizio dei lavori senza aver prima definita l’esclusione della condotta sottomarina inquinante.
A tale scopo è stata proposta, lunedì 16 c.m., ai Sindaci Massafra e De Marco, la costituzione di un Coordinamento intercomunale costituito dalle amministrazioni di Manduria, Avetrana e dai rappresentanti di tutte le associazioni, partiti e movimenti politici che aderiscono al progetto alternativo che prevede il riuso totale dei reflui, senza sprechi e pericolosi versamenti a mare.
I Sindaci hanno accettato la proposta con l’idea di realizzarla in tempi brevissimi.
Il Comitato NoScaricoamare ricorda a tutti i cittadini l’importanza di partecipare in questa delicata fase di lotta per la salvaguardia del mare e delle spiagge di Manduria, vero dono della natura gravemente minacciato dalla cecità e dall’arroganza dell’AQP e della politica a vari livelli”.