MANDURIA. “Depuratore Consortile, invitiamo tutti ad abbassare i toni della polemica e a incanalare gli sforzi verso obiettivi comuni”
Nota stampa dei Verdi messapici
I Verdi di Manduria hanno convintamente dato la propria adesione alla manifestazione prevista per il 19 aprile prossimo. La mancanza di una forte mobilitazione popolare a Manduria, sull’esempio di quanto accadde ad Avetrana nel giugno dell’anno scorso, ha sicuramente influito negativamente sulla vicenda del depuratore. Sui motivi per cui questa mobilitazione non si sia sin qui verificata o non sia stata opportunamente sollecitata, non è il momento questo per discutere.
Sta di fatto, tuttavia, che nel momento in cui, giunti all’epilogo dell’iter realizzativo del depuratore, in presenza della comunicazione di inizio dei lavori pervenuta oggi al Comune di Manduria, si chiamano in piazza le popolazioni di Manduria e Avetrana, per chiedere con maggior forza l’eliminazione dello scarico in mare dei reflui, poco opportunamente, sulla stampa e altrove, scoppiano polemiche sulle soluzioni alternative e sulla destinazione finale dei reflui stessi.
Queste polemiche, allo stato dei fatti, sono a nostro parere inutili e dannose, posto che il nostro scopo prioritario è quello di bloccare la realizzazione dell’opera, con tutti i mezzi possibili.
Ad oggi non sappiamo se, come e quando il Ministero dell’Ambiente (in passato chiamato in causa da noi per due volte) vorrà intervenire nella vicenda né sappiamo, nell’intreccio delle competenze, quale potere di intervento e di condizionamento abbia nei confronti della Regione. Ciò che sappiamo è che, se i Sindaci di Manduria e di Avetrana saranno convocati, essi dovranno farsi assistere, nell’esposizione delle proprie ragioni, da un pool di esperti di livello universitario: scopo prioritario di questa “missione” dovrà essere quello di dimostrare tutte le negatività, ai vari livelli, che la presenza della famigerata condotta sottomarina comporta, affinché i funzionari del Ministero possano rendersi conto della enormità del danno ambientale che deriverebbe dalla sua realizzazione.
Se e quando si riaprirà un tavolo di confronto sulle alternative, noi Verdi, che abbiamo sempre considerato il progetto totalmente sbagliato e non emendabile, valuteremo le varie ipotesi possibili e accetteremo quella che ci sembrerà più rispondente ai criteri di sostenibilità ambientale. Discuterne ora, in assenza di un qualunque atto o documento che lo giustifichi, ci sembra utile solo a spaccare il fronte del “No”.
Resta prioritario per noi e ineludibile il ricorso ad un avvocato amministrativista, esperto in appalti pubblici, che verifichi la legittimità degli atti e delle autorizzazioni al fine di ricercare ogni possibile cavillo legale che blocchi l’inizio dei lavori. L’esperienza recente di Oria, a proposito della xylella, e della Sicilia a proposito delle trivellazioni in mare, dimostra che le vie legali sono le uniche rimaste nelle mani dei cittadini per tentare di far valere le proprie ragioni.
Rinnoviamo pertanto l’appello ai Sindaci di Manduria e Avetrana affinché vogliano al più presto deliberare in merito alla nomina sia di un pool di esperti scientifici sia di un avvocato amministrativista. Sono richieste da alcuni di noi formulate nel settembre 2014, troppo tempo si è già perduto. Invitiamo tutti ad abbassare i toni della polemica e a incanalare gli sforzi verso obiettivi comuni.
Esecutivo dei Verdi di Manduria