FRAGAGNANO. “Un Orco in casa mia”

FRAGAGNANO. “Un Orco in casa  mia”

Arrestato uomo violento per aver segregato, molestato e drogato la sua giovane fidanzata poco più che maggiorenne  

Ciò che è successo in una piccola provincia nel tarantino sfiora l’irreale, ecco un’altra triste vicenda legata al perfido maltrattamento nei confronti delle donne. Giovedì 09 aprile 2015, un uomo violento di 32  anni è stato arrestato con un’ordinanza di custodia cautelare  con l’accusa di aver picchiato, drogato e ancor peggio segregato in casa, la sua compagna poco più maggiorenne. Ad intervenire tempestivamente è stato il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto grazie alla collaborazione attiva del Comando dei Carabinieri del Comune di Fragagnano.

Il tutto è avvenuto in seguito alla segnalazione effettuata dalla giovane donna, la quale armata di coraggio , con l’ausilio di un supporto legale e  psicologico del Centro Antiviolenza di Taranto, ha denunciato l’accaduto fornendo interessantissimi e dolorosi dettagli del suo infelice tormento scrivendo la parola “ fine ” ad una drammatica commedia fatta di minacce, percosse e privazione di libertà personale. Dal racconto della ragazza si evince che nel periodo natalizio in una situazione poco piacevole, il suo  “ carceriere ”  l’ha costretta a restare segregata in casa per una settimana senza, senza poter rivedere la propria famiglia.

In un’altra situazione analoga, la giovane ragazza senza una colpa ben definita, è stata vittima di percosse violente in viso, scaraventata a terra e trascinata per capelli lungo la pavimentazione  dell’abitazione mentre la minacciava di morte compresa anche la sua famiglia semmai avesse abbandonato il fidanzato.

L’uomo in questione, oltre a picchiare la propria fidanzata, la costringeva ad assumere sostanze allucinogene e stupefacenti, rendendo la propria compagna socialmente incapace, provocando in lei uno stato di vero e proprio assoggettamento psicologico e isolamento sociale. Il tormentato legame amoroso nacque in altrettanti episodi poco chiari nell’ Ottobre del 2013 vanificato grazie all’intervento dell’Arma dei Carabinieri, che alle prime luci dell’alba, ha ricondotto la giovane ragazza presso la propria abitazione nelle braccia della famiglia.

Codesto intervento  è stato reso possibile adottando dei protocolli d’intesa  sottoscritti dalla Prefettura di Taranto per il “contrasto e la prevenzione della violenza di genere e gli atti persecutori”.

Il provvedimento restrittivo, è stato emesso dal GIP del Tribunale di Taranto nella persona del dottor Giuseppe Tommasino su gentile richiesta del P.M. dottoressa Rosalba Lopalco.

 Il fidanzato violento già pregiudicato per reati analoghi, con le accuse  di  maltrattamento,    cessione di sostanze stupefacenti e sequestro di persona,  è stato accompagnato in carcere presso la Casa Circondariale di Taranto, attendendo il giudizio di convalida d’arreso disposto dalle Autorità Giudiziarie.  

 

Vincenzo Ludovico

 

viv@voce

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