Ieri rubavano per la politica. Oggi, rubano e basta!
Amministratori e dirigenti della Igeco arrestati
Che la politica avesse lasciato il campo agli affari è cosa risaputa. E non da poco tempo. Il binomio è perfettamente saldato che qualsiasi inchiesta, o capo di accusa, non ci meraviglia più di tanto. E, amaramente, ci siamo abituati alla fatidica frase “tanto, tutti sono uguali e tutti rubano alla stessa maniera”. Nelle amministrazioni comunali prima l’assessorato più ghiotto era quello ai Lavori Pubblici. Da qui si gestivano le concessioni edilizie, i piani regolatori e partiva l’ok per le forti speculazioni.
Settori dei Comuni che, spesso e volentieri, erano e sono tutt’ora gestiti da funzionari che quanto a onestà ce ne vuole molto a dire. Amministratori che si tengono a braccetto questi ultimi all’insegna del vogliamoci bene. E quindi, tu fai una cosa a me ed io dò una cosa a te. E quasi mai, questo accordo tacito o soffuso, riguarda il bene di un paese o quella di una comunità. Oggetto dello scambio sono sempre i soldi. Maledettamente i soldi.
La politica viene usata come specchietto per le allodole, dicasi elettori. Una volta ottenuto il consenso, degli elettori, il resto è tutto in discesa. Da qui partono poi tutte le nefandezze e schifezze che oggi non ci stupiscono più di tanto. Quasi a dirci che il nostro callo è ben forgiato e che le intemperie non ci sorprendono più. Da diversi anni il settore dell’Urbanistica e quello dei Lavori pubblici, in base a importanza e appetiti vari, è sceso. La crisi dell’edilizia ha bloccato buona parte degli investitori in questo comparto. Dalla seria A è passato alla serie B. E da cosa è stato sostituito?
Da quello dell’Ambiente e dell’Ecologia. Eh già, questo è l’assessorato più ambito nelle amministrazioni. E’ questo il settore dove corrono fiumi di milioni e miliardi di euro, pagati direttamente dal contribuente in base al tributo specifico. Servizi comunali dati in appalto a blasonate ditte organizzatissime per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Raccolta differenziata o meno. Quindi possiamo dire che questo servizio è un vero e proprio bancomat.
Ditte che fanno lievitare i costi del servizio, spesso e volentieri gonfiati oltre il dovuto, e politici che danno l’assenso in cambio di tangenti. Tanto chi paga, è sempre lui. Il contribuente! Se dovessimo ascoltare le intercettazioni telefoniche di questi ultimi giorni, e quello che si dicono amministratori, faccendieri e Ditte dedite al servizio di raccolta dei rifiuti tutto quello che c’è scritto sopra non si discosta di un solo centimetro! Amministratori che, particolare non ultimo, vengono “ricompensati” con assunzioni, all’interno delle varie ditte, di propri raccomandati. Magari simulando anche l’indizione di un concorso pubblico farsa!
Oltre, alla nota rilevante, anche la criminalità organizzata ha messo le mani su questo bussines. Qualcuno dice che siamo “arrivati alla frutta”. Lo spero tanto. Ma per davvero. E su ogni cosa che vengano fatte leggi che escludano, una volta per tutta, chi si è macchiato di reati contro la Pubblica amministrazione. Licenziati in tronco dirigenti o impiegati. Ma anche radiati assessori, sindaci e Ditte che hanno saccheggiato il denaro del contribuente.
Ieri, la politica rubava per far andare avanti segreterie dei partiti vari. Oggi, molti sindaci e molti assessori, rubano solo per se stessi.
Giovanni Caforio