SAVA. Le fontane sono pubbliche perché devono funzionare per il pubblico!

SAVA. Le fontane sono pubbliche perché devono funzionare per il pubblico!

Ma l’amministrazione IAIA sa che il Comune di Sava paga l’affitto per ogni fontana all’AQP?

La diffusione degli allacciamenti privati alla rete idrica pubblica ha portato, da diversi anni, alla riduzione delle fontane pubbliche nel nostro paese. Infatti, oltre una decina di queste ultime sono state rimosse e riconsegnate (forse) alla proprietà, dicasi Acquedotto Pugliese. Quindi, rimuovendo le fontane in “surplus” il nostro Comune non pagava più il canone annuale di affitto per ognuna di esse all’AQP.

E fin qui ci può anche stare. Ma sul territorio restavano alcune fontane pubbliche, in quanto andava garantito l’uso pubblico a chi non ha l’allacciamento alla rete idrica e usa l’acqua dei pozzi, piovana o di cisterna, per gli usi che sono affini. E fin qui, diciamo, che può andare. Ma ci sono alcune fontane che insistono nelle nostre Vie cittadine che stanno morendo o che sono morte da diversi mesi. Qualcuna da oltre due anni.

In Piazza Matteotti, nel popolato quartiere San Luigi, la fontana a giorni zampilla, a giorni no. E quindi il suo uso, da parte dei residenti, è alternato. Ma c’è di più. Molto di più.

La fontana, classica, di Via Croce che si collega con Via Roma. Per molti di noi è più facile chiamarla “Zucconi”, nome dato in virtù del più antico forno savese nelle immediate vicinanze. E’ ferma da oltre due anni. Non esce un filo d’acqua. Il nostro giornale chiese, in passato, al dirigente al Patrimonio savese l’autorizzazione a sistemare, a spese sue, la fontana, facendosi carico degli oneri basilari per il suo ripristino.

La risposta fu categorica: “Ci pensa il nostro Ente”. Della serie “fatti li cazzi tua che la fontana l’aggiustiamo noi”. Sono passati diversi anni, da quella nostra richiesta scritta, e la fontana sta ancora così.

Bene, o meglio male per chi deve servirsi del mezzo pubblico. Lunedì protocolleremo per l’ennesima volta la richiesta e se ci verrà negata, senz’altro, ci adopereremo nelle sedi competenti. Ovvero, denuncia ai Carabinieri e all’ASL servizio igiene di Manduria.

Spero solo che, alla luce di questo articolo, il sindaco pro tempore Dario IAIA prenda immediatamente provvedimenti.

Qui si parla di interruzione di un pubblico servizio. E nel nostro Codice Penale questo reato c’è …

Giovanni Caforio

viv@voce

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