SAVA. Centro per Disabili Gravi “DOPO DI NOI”. “FURTO…danni da 70.000! Da 4 anni chiuso e abbandonato, VERGOGNOSO!”

SAVA. Centro per Disabili Gravi “DOPO DI NOI”.  “FURTO…danni da 70.000! Da 4 anni chiuso e abbandonato, VERGOGNOSO!”

Da Ivano Decataldo, Consigliere comunale di Sava InMovimento, riceviamo e volentieri pubblichiamo

“L’ennesima “pappa pronta” per l’attuale Amministrazione Iaia è stata la consegna del cantiere avvenuto a giugno 2011 (vecchia Amministrazione) dell’importantissima struttura per i diversabili gravi, nota come ‘CENTRO DOPO DI NOI’.

Architettura completa strutturalmente e con TUTTE le richieste per le utenze (luce, acqua, gas) già presentate nel periodo successivo alla consegna per poter richiedere i certificati d’agibilità.

Da quattro anni (ricordiamo che l’Amministrazione IAIA si è insediata nel giugno 2012) quindi tutto pronto, tutto ultimato, perché allora il centro è ancora chiuso?

Anche la gara degli arredi è stata espletata! Ma glie arredi, fortunatamente, non sono stati mai consegnati…
Perché manca L’AGILITÀ! Come è possibile che dopo 4 anni dalla consegna del cantiere non ci sia stata ancora la possibilità di aprirla e renderla fruibile?

In poche parole i savesi pagano le utenze (ad esempio Enel) per una struttura che di fatto ancora oggi resta chiusa?

VERGOGNOSO

Volendo “simpaticamente” ricordare a tutta l’amministrazione ed in particolare all’assessore ai servizi sociali uscente Corrado Agusto ed al sindaco Iaia che in campagna elettorale tante belle parole furono spese in merito ad una IMMEDIATA apertura del centro per i diversabili gravi, ricordiamo altresì che son trascorsi tre anni da quelle promesse, e che nel frattempo la situazione è di molto peggiorata a danno dell’intera comunità savese.

Abbiamo appreso solo da poco che il centro è stato vittima di un vile scasso e furto con ingenti danni che, secondo le prime stime, ammonterebbe a NON MENO di 70 mila euro … e pensare che già anni fa si propose a questa amministrazione di installare un impianto di videosorveglianza per meglio tutelare il NOSTRO patrimonio, proprio in virtù di prevedibilissimi atti vandalici.

La proposta NON fu presa in considerazione e questi sono i risultati.

Solo questo giovedì, in commissione consigliare Politiche Sociali, su richiesta e convocazione del Consigliere IVANO DECATALDO, nell’avvio della verifica documentale è emerso che il furto è avvenuto nel gennaio del 2014!

Un gesto da condannare a gran voce, ma nessuno ne ha saputo nulla, questo ci fa molto riflettere.

TROPPO VERGOGNOSO

E non è tutto, purtroppo.
Una struttura del genere infatti, come è facile immaginare, lasciata perennemente chiusa, al buio, senza ventilazione senza manutenzione alcuna, avrà sviluppato al suo interno presumibili colonie di muffe, condense ed è in progressivo stato di DETERIORAMENTO.

Per meglio quantificare i danni arrecati dalla negligenza e dal furto, il nostro Consigliere per il “Laboratorio Politico” IVANO DECATALDO si è battuto ed ha ottenuto che si facesse entro pochi giorni un sopralluogo nella struttura, avvalendosi del l’ausilio di tecnici comunali.

E pensare che accreditando subito la struttura (tra quelle socio-assistenziali) si sarebbero potuti subito investire i fondi bloccati del  Piano Sociale di Zona (altro tema su cui ci battiamo e denunciamo da anni) per avviare la struttura (in compartecipazione economica con la ASL) e fornire un servizio a quelle tantissime persone meno fortunate di noi costrette a vivere nel più totale isolamento e con gli sforzi dei parenti in vita

Il centro “DOPO DI NOI” , diventerà l’ennesima CATTEDRALE NEL DESERTO del nostro paese? La terza per l’esattezza, dopo il macello sulla via per S.Marzano e il Mercato settimanale su via F.Bandiera.

Così com’è adesso, potrà mai essere rimessa in sesto per poter ottenere l’agibilità?
Se la risposta è affermativa, quanto costerà al cittadino savese il ripristino di una struttura pronta da anni, ma abbandonata, essenziale alla comunità savese e non solo, lasciata all’incuria, alla negligenza, logorata dal tempo e vandalizzata?

Noi crediamo che le alternative per agire in questi anni ci sarebbero state, mantenendo semplicemente gli impegni morali e amministrativi scritti a chiare lettere sui documenti che negli anni 90 vedevano gli eredi Camassa donare quei terreni su cui è stata edificata la struttura, a determinate condizioni, oltre che seguire i suggerimenti avanzati dal ministero degli interni con il nulla osta dell’ASL. Ma su questo approfondiremo tutto a breve, con documenti e proposte.

 

NOI NON CI STIAMO, PRETENDEREMO L’APERTURA IMMEDIATA DELLA STRUTTURA e se sarà necessario chiederemo agli organi competenti di verificare eventuali danni economici e responsabilità amministrative.

Di RESPONSABILITA’ POLITICHE crediamo che ce ne siano già a bizzeffe e che il Sindaco in primis, tutta la giunta con Assessore Lavori Pubblici CALASSO e Assessore ai Servizi Sociali e i Consiglieri di maggioranza dovranno darne conto ai cittadini savesi. Siamo proprio curiosi di conoscere il pensiero dei Consiglieri Comunali di maggioranza: rimarranno zitti e continueranno ad alzare la manina in consiglio comunale senza dire neanche una parola, su questo come su altri argomenti? 


BASTA SUBIRE, tutto ciò è ASSOLUTAMENTE VERGOGNOSO!

Staff Comunicazione Sava InMovimento

www.savainmovimento.org

 

viv@voce

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