GRAVAME, VERDI. “Secondo noi con la cultura si mangia”
Nota stampa di Fulvia Gravame, candidata al Consiglio regionale della Regione Puglia
“Siamo indignati per la decisione del Senato accademico dell’Università di Bari sul corso di studi “Beni culturali” della sede di Taranto: le lezioni verranno erogate solo in videoconferenza e l’istituzione universitaria chiede ai privati e agli Enti locali di farsi carico di quanto servirebbe per erogare i corsi in presenza come avviene attualmente. In una città dove non si chiudono le fonti inquinanti, si chiudono i corsi di laurea!
Peggio ancora quello di Beni culturali è diviso tra Taranto e Bari con la conseguenza di non avere numeri adeguati ai costi. Ma la città dei due mari ospita ben due realtà strettamente legate al corso, quali il MARTA e il prestigioso convegno internazionale di archeologia, da ben cinquantaquattro anni.
Si chiedono risorse a una città prostrata dalla mancanza di idee, dalla crisi della siderurgia, dalla cattiva amministrazione, quando è chiaro che difficilmente si troveranno. In questi giorni il Parlamento sta anche approvando la riforma della scuola contestatissima da tutte le sue componenti per ragioni di merito e di contenuto e non solo di “carriera”, di cui il Governo non ha voluto tener conto.
Assistiamo da anni a un bassissimo investimento nella cultura, nella scuola e nell’università che si affiancano a scelte in materia di politiche ambientali terrificanti, dai 7 decreti salva Ilva allo Sblocca-Italia o alla configurazione del reato di disastro ambientale approvata ieri. Al contrario la Costituzione tutela nello stesso articolo 9 il paesaggio e, implicitamente l’ambiente, e la cultura e tutte le ricerche internazionali dimostrano che tale tutela incrementa i posti di lavoro.
Vogliamo invitare tutti coloro che sono interessati alle tematiche della scuola, dell’università e del lavoro, all’incontro sul tema: “Quale formazione serve per il ventunesimo secolo?” che si terrà venerdì 22 alle 18.30 in via De Carolis, 163 a Taranto. Per noi Verdi, con la Cultura si mangia, ed è fondamentale parlare della formazione per prepararsi al ventunesimo secolo!”