Ignazio Alfio, “Mister 150 reti”: tra calcio e speranze di un ragazzo grotta-gliese

Ignazio Alfio, “Mister 150 reti”: tra calcio e speranze di un ragazzo grotta-gliese

Giovani promesse costretti a veder sfumare, talvolta, i propri sogni per il solo fatto di essere nati in luoghi poco organizzati, poco attrezzati e con poche possibilità a disposizione. Il destino fa il resto, eppure la passione rimane

Indossa una maglia numero 11 e, da quando aveva solo 8 anni, si distingue per la bravura sui campi di calcio: lui è il bomber 26enne grottagliese Ignazio Alfio. Inizia la sua carriera negli “allievi”, per poi continuare nei “juniores” ed arrivare a giocare da attaccante nell’Atletico Grottaglie (dopo aver fatto parte anche delle squadre di San Marzano di San Giuseppe, Massafra e San Giorgio).

Parallelamente alla sua passione per il pallone continua a studiare, si diploma e si iscrive all’Università degli Studi dell’Aquila, facoltà di scienze motorie. Studi interrotti anche in seguito al terremoto che colpì la città abruzzese nel 2009 e che lo portò a stare in una sorta di anno sabbatico nei confronti degli studi e dello sport.

Fino a quando arrivò la proposta di un amico di riscendere in campo. E, da allora, tante sono le soddisfazioni che ha ottenuto negli ultimi 4 anni, tra le quali il Premio “Miglior Attaccante” e il titolo di “Mister 100 gol” (realizzati in tre anni e, ad oggi, saliti a più di 150).

Parliamo di lui per dare luce ad un problema di fondo: anche nel mondo dello sport vi sono poche prospettive per i nostri giovani. Poche strutture e mancanza di una visione “allarga confini” in maniera, perché no, anche intraprendente, allo scopo di creare vere occasioni senza doversi accontentare.

Tutto resta limitato al proprio territorio,  e solo uno su una stragrande maggioranza ha la fortuna di farcela. Il calcio è molto cambiato: dal gioco reputato tra i più belli del mondo adesso è qualificato come “sporco”, unto da scommesse e da risultati molto spesso decisi a tavolino.

Anche per questo motivo, Alfio ama più il campionato amatoriale, quello che ancora sa di sport e divertimento puliti.  Cosa spera per il suo futuro questo ragazzo? Avere quello che, ovviamente, conta: un lavoro. Sogna che la squadra della sua città, Grottaglie, torni a giocare in categoria (la squadra bianco-azzurra è stata per 9 anni in serie D) e, magari, di poter gestire, un giorno, dei campetti per insegnare ai bambini come tirare calci ad un pallone.

Un’ultima cosa: Ignazio è uno stimatore del campione interista Javier Zanetti.

A lui forse si ispirerà proprio questa sera, quando scenderà in campo (ed in casa) per la A.S.D. Monteiasi, alle ore 20:45 presso lo stadio “Danucci”, per la semifinale della Coppa Ponte Girevole 2015 contro i Balziblù di Taranto.

Una vittoria che lo porterebbe a giocare coi suoi compagni di squadra sabato prossimo allo “Jacovone”. Che vinca il migliore ed il sano sport.

 

Gabriella Miglietta

 

 

viv@voce

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