SAVA. Via Del prete, gli aranci selvatici e i suoi marciapiedi …

SAVA. Via Del prete, gli aranci selvatici e i suoi marciapiedi …

Ma quando il nostro Comune ordina i lavori, e li paga, controlla la loro esecuzione e i risultati che si ottengono?

Da molti mesi, ma è meglio dire da qualche anno a questa parte, nella centralissima Via del nostro paese gli aranci selvatici sono costantemente attaccati dal parassita cocciniglia. Abbiamo assistito ad aranci coperti da una cotre di parassiti bianchi che divorano la linfa delle foglie e quella del frutto, riproducendosi rapidamente.

E così, anche gli aranci selvatici, stanno lentamente morendo. Pare che un disinfettante è stato spruzzato nella scorsa settimana ma, a vedere l’esito, è stato alquanto disastroso. Per ben due motivi. Il primo non ha portato nessun beneficio agli alberelli, il secondo ha fatto scatenare un effetto collaterale sulle foglie:  in quanto cade continuamente un liquido appiccicoso sul lastrico del marciapiede.

Infatti, le chiazze diventano immediatamente nere come si può evincere dal rilievo fotografico allegato. Non è affatto un bello spettacolo. Tra l’altro, avanti ieri, la ditta preposta ad annaffiare gli alberelli ha combinato un vero e proprio acquitrino per terra, il quale ha permesso la fuori uscita della terra dalla sede apposita.

Tempo neanche di 15 minuti hanno annaffiato tutti gli alberi di arancio selvatico. Avranno messo, si e no, manco 5 litri di acqua per ogni pianta e  la velocità del gettito ha fatto il resto. Chiamato il neo assessore all’Ecologia, Mirko Piccolo, ed esposto immediatamente il problema. Quest’ultimo si è attivato immediatamente. In meno di un ora ed un operatore ecologico ha pulito i tratti di marciapiede investiti dalla terra. Segno buono. Speriamo che Piccolo prosegua su questa cura del nostro Parco pubblico.

Ma, visto che ci stiamo, ricordiamo al nostro giovanissimo assessore che le griglie dell’acqua piovana emanano un odore alquanto sgradevole. Particolare non ultimo: la vasca di Piazza Risorgimento deve trovare una soluzione definitiva visto che sono state spese diverse migliaia di euro per risolvere il problema dell’acqua che, appena cambiata, nell’arco di pochissimi giorni diventa maleodorante, putrida e limacciosa. Resta inteso, anche, la vasca di Piazza Spagnolo Palma.

Giovanni Caforio

viv@voce

Lascia un commento