GROTTAGLIE. Nel cuore del quartiere delle Ceramiche, sabato 18 luglio alle 21 l’imperdibile romanzo poliziesco edito da Marsico Libri

GROTTAGLIE. Nel cuore del quartiere delle Ceramiche, sabato 18 luglio alle 21 l’imperdibile romanzo poliziesco edito da Marsico Libri

Gli Imperfetti, il giallo di Alfredo Annicchiarico si presenta a Terrazza Nardina. Presente l’autore. Lo speaker Gino Alò leggerà dei brani tratti dal libro e sarà offerto un piccolo e gustoso rinfresco

Sabato 18 luglio alle 21 presso il contenitore culturale della bottega ceramica Kéramos sarà possibile conoscere l’imperdibile romanzo poliziesco edito daMarsico Libri. L’appuntamento è gratuito e aperto a tutti.

Sarò proprio l’autore, insieme ad Adina l’Assainato, proprietaria di Terrazza Nardina, che presenterà l’opera coinvolgendo il grande pubblico. Durante la serata lo speaker Gino Alò leggerà dei brani tratti dal libro, quelli più cruciali e curiosi e, dopo aver conversato con Alfredo Annicchiarico, l’ospitale Adina offrirà a tutti un gustoso  rinfresco.

Il volume è un giallo ambientato in una Roma in ricostruzione post-bellica che lascerà tutti con il fiato sospeso tra omicidi e crimini che devono essere risolti.

Prosegue quindi la stagione estiva culturale di Terrazza Nardina”, nel suggestivo quartiere delle Ceramiche. Una deliziosa terrazza che si affaccia sul maestoso Castello Episcopio di Grottaglie, un piccolo gioiello scavato nella gravina che Adina ha voluto trasformare in un appuntamento con la cultura, l’arte, la fotografia, la scrittura, il teatro. Un salotto all’aperto per tutti dove si incontrano giornalisti, scrittori, critici, storici ed artisti in un’atmosfera di  convivialità.

Per informazione è possibile telefonare al numero 3494978165 o visitare la pagina Facebook  di Terrazza Nardina www.facebook.com/terrazzanardina

Gli Imperfetti di Alfredo Annicchiarico

A nove anni di distanza dalla “Visita di Stato” che ha segnato pesantemente la sua vita professionale e privata, portandolo a desiderare la morte, ritroviamo Vinzio Ferrari in una Roma in ricostruzione post-bellica. Siamo nel ’47 e l’ex commissario, salvato in extremis dal suicidio dalla prostituta Fernanda e reduce da prolungate cure psichiatriche che ne hanno in parte minato la memoria, vive in campagna dedicandosi alle sue rose.

Le sue tranquille e solitarie giornate sono “vegliate” a distanza da una misteriosa presenza: un’auto scura si ferma infatti quotidianamente davanti al cancello del suo giardino per poi allontanarsi in fretta; ed è questa auto che nota Lombardi, il collaboratore di Ferrari ora divenuto a sua volta commissario, quando si rivolge al vecchio “capo” per chiedergli consiglio.

In uno scantinato è stato trovato il cadavere di uno strozzino, nella cui gola il medico legale ha rinvenuto un foglietto appallottolato sul quale, in francese, è indicata la data del 16 marzo. L’uomo, prima di essere ucciso, è stato torturato. Analoga triste fine ha fatto Fernanda, la tenutaria di bordello, che in bocca aveva un biglietto con la scritta “imparfaite”. Poco dopo anche monsignor De Rubertis – vecchia conoscenza di Ferrari e Lombardi – viene rapito con la complicità dell’infedele don Wilfredo, suo segretario.

Chi c’è dietro questi crimini, e quali oscuri scopi persegue? Il commissario Lombardi, coadiuvato dal brigadiere Giglioni, sente di non poter fare a meno delle intuizioni di Ferrari e nonostante la iniziale resistenza di costui lo coinvolge nella difficile indagine.

 

viv@voce

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