Salmonelle negli anacardi. Lo segnala l’Ufficio federale della sicurezza alimentare americano

Salmonelle negli anacardi. Lo segnala l’Ufficio federale della sicurezza alimentare americano

L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (FDA) ha lanciato un’allerta alimentare

In migliaia di chili di anacardi prima del consumo sono state trovate tracce di salmonella. I lotti so stati immessi in commercio tra il 18 febbraio e il 20 marzo di quest’anno e possono essere contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore li ha ritirati, non potendo essere esclusi rischi per la salute.

La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta europeo e sul sito governativo statunitense: http://www.fda.gov/Safety/Recalls/ucm454504.htm.I batteri appartenenti a questo genere sono responsabili della “salmonellosi”, una delle più frequenti malattie a trasmissione alimentare.Salmonella spp. ha come habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali e la sua presenza nell’ambiente è conseguente a contaminazione fecale.

Si distinguono salmonelle adattate all’ospite, responsabili di tifo e paratifo nell’uomo, diffuse nei paesi in via di sviluppo, e salmonelle non ospite-specifiche che possono infettare l’uomo e gli animali e rappresentano un frequente agente di tossinfezione alimentare nei paesi industrializzati.

L’infezione si trasmette principalmente per via oro-fecale. In Europa la principale via di contaminazione dell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati: in particolare carne di pollo, tacchino e maiale, molluschi bivalvi, semi germogliati pronti al consumo, uova e ovoprodotti, prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo, frutta e verdura crude.

Gli animali domestici quali cani, gatti, uccelli, roditori e rettili (iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare, seppur raramente, una fonte di infezione per l’uomo. Sintomi. Possono variare dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale ( dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali) soprattutto nei bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi.

I sintomi della malattia si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Solitamente la malattia ha un decorso benigno e autolimitante. Sebbene il numero totale di infezioni sostenute dal genere Salmonella abbia subito un decremento nel corso degli ultimi anni, sia in Europa che in Italia, essa continua a rimanere l’agente di malattia trasmessa da alimenti più frequentemente isolato. In Europa, nel 2010 il numero totale di casi confermati di salmonellosi è risultato pari a 99,020 (21,5 casi su 100.000 abitanti), diminuiti dell’8,8% rispetto al 2009, mentre nel nostro Paese è stato di 2,730 (4,5 casi su 100.000 abitanti).

Al fine di prevenire la trasmissione dell’infezione sono qui di seguito elencati alcuni accorgimenti utili da seguire durante la preparazione degli alimenti:

•PULIZIA: lavare le mani con sapone e acqua calda prima di manipolare gli alimenti; lavare tutte le superfici di lavoro e i materiali che entrano in contatto con gli alimenti, sopratutto se vengono utilizzati prima per alimenti da consumarsi cotti e poi per alimenti da consumarsi crudi;

•MATERIE PRIME: lavare bene frutta e verdura soprattutto se consumati crudi.

•SEPARARE ALIMENTI CRUDI E COTTI: in particolare le carne, il pollame e il pesce crudo dagli altri alimenti. Non riutilizzare per altri alimenti, se non dopo lavaggio accurato, coltelli e taglieri utilizzati per alimenti crudi, se non dopo lavaggio accurato. Conservare gli alimenti in recipienti chiusi per evitare ogni contatto tra alimenti crudi e alimenti pronti al consumo.

•CUOCERE BENE: in particolare per le categorie di soggetti “a rischio” quali bambini, anziani e persone immunodepresse si consiglia di cuocere bene la carne, il pollame, il pesce e le uova.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti rilanciando l’allerta riportata dalla FDA consiglia alle persone che hanno consumato gli anacardi  di consultare il medico di famiglia qualora si presentassero questi sintomi.

Invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del lotto di anacardi interessati invitando chi lo avesse già effettuato a non utilizzare il prodotto.

La nostra associazione, quindi, dato anche il risalto che ha avuto questa notizia al di là dell’Oceano, ritiene utile informare anche i nostri connazionali che si trovano all’estero e che non potrebbero essere messi a conoscenza in virtù della circostanza che l’allerta è indicata in lingua inglese.

L’altra cosa da ribadire è che gli anacardi non coinvolti si possono  mangiare con serenità.

 

viv@voce

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