LITORANEA SALENTINA S.P. 122 (marina di Lizzano). POSTAZIONE MOBILE 118: UN’AMBULANZA “FORNO CREMATORIO”
E operatori sanitari costretti in strada a collassare!
Da alcuni giorni mi giungevano continue segnalazioni inerenti alla postazione mobile del 118 “parcheggiata” in aderenza allo stabilimento balneare Onda Blu sin dall’inizio del mese di luglio, sotto una “parziale ridicola copertura in plastica”.
Dopo essermi recato sul posto ho potuto constatare che, le condizioni logistiche in cui si trova l’ambulanza e il disagio fisico a cui vengono sottoposti gli operatori sanitari è davvero incredibile.
Non è solo l’ambulanza ad essere esposta tutto il giorno sotto i raggi del sole ad una temperatura che oscilla dai 40 ai 43 gradi, ma lo sono anche gli operatori sanitari che non potendo stare seduti all’interno dell’abitacolo dove la temperatura oscilla dai 60 ai 70 gradi, sono costretti a sostare in piedi sull’asfalto rovente per tutta la durata del turno di lavoro (10 – 12 ore).
Cosa potrebbe accadere nel malaugurato caso in cui un paziente in condizioni critiche dovesse aver bisogno di essere trasportato in qualche struttura sanitaria?
Indubbiamente passerebbe dalla spiaggia dello stabilimento balneare alla “brace” della lamiera rovente dell’ambulanza con tutte quelle potenziali conseguenze che potrebbero derivarne per il malcapitato.
Professor Balzanelli, mi rivolgo a Lei che è il Direttore del 118: non le sembra che nelle condizioni in cui viene “offerto” dalla sanità pubblica questo servizio sanitario, in caso di utilizzo del mezzo di trasporto (ambulanza) potrebbe danneggiare l’eventuale paziente?
Ed inoltre: Esimio Professore, ma Lei li ha visti in quali condizioni disumane sono costretti a stare per tutto il turno di lavoro gli operatori sanitari?
Sono degli umani costretti a prestare la loro opera lavorativa in condizioni disumane!
Mimmo CARRIERI