APPELLO a LIGABUE e a TUTTI gli altri ARTISTI per il grandissimo evento del Concertone della NOTTE DELLA TARANTA 2015
STOP MISTIFICAZIONE ”XYLELLA”. TUTTI UNITI PER SALVARE GIUSTIZIA, OLIVI, SALENTO E SALENTINI!
L’ accorato appello dal popolo dei salentini e degli amanti del Salento a Luciano Ligabue ospite attesissimo e a tutti gli altri cantanti, ballerini e musicisti: gridate dal palco del Concertone inneggiando e levando al cielo rametti verdi d’Olivo: “Basta mistificazione pseudo-scientifica!”
“STOP FRODE XYLELLA”, via la motosega, i bulldozer e ogni agro-veleno dai sacri fortissimi ulivi dell’agro foresta degli ulivi del Salento, sacro pluri-millenario Patrimonio di tutta l’Umanità!
Basta biocidi assurdi esecrabili ingiustificabili ed inammissibili contro la flora e fauna domestica e selvatica di questa terra, contro la salubrità per le persone, contro l’ economia della tradizione, con la scusa agro-terroristica dei naturalissimi patogeni!
BASTA in nome di tutto ciò che è giusto! W il Salento e tutto il sud Italia, che appartengono a chi li rispetta e a chi li ama!
Con questo urgente comunicato stampa-lettera aperta, il Forum Ambiente e Salute del Grande Salento, rete apartitica coordinativa di movimenti, comitati ed associazioni a difesa del territorio e della salute delle persone, lancia un forte accorato appello nazionale ed internazionale a tutti i musicisti che parteciperanno al grande e bellissimo evento del Concertone della Notte della Taranta, la sera del giorno 22 agosto, e in particolar modo all’ attesissimo grande artista italiano Luciano Ligabue, affinché dal palco lancino forti messaggi rivolti al Governo italiano e all’Unione Europea per evidenziare la pura follia insita nei cosiddetti piani anti-xylella che il Salento sta ignominiosamente subendo, quasi come se fosse seviziato da un assurdo regime oppressivo ademocratico, e contro le cui vessazioni sta resistendo con grande ed epico coraggio dignità e lezione di integerrimo inamovibile pacifismo difendendo i generosi e forti ma indifesi ulivi, persino interponendo il proprio corpo tra i tronchi e le motoseghe, e presidiando i campi notte e giorno, sotto la pioggia come sotto il sole cocente, mentre gli olivi, come sempre avvenuto, verdeggiano e portano a maturazione le loro olive promessa di un oro verde, l’ olio d’oliva, alimento principe della dieta mediterranea dichiarata Patrimonio UNESCO dell’ umanità, che così qui si sta difendendo.
Vessazioni ed interventi assurdi in nome di un fantomatico microrganismo, la ormai resa ad hoc strumentalmente iperfamosa “Xylella fastidiosa”; cosi chiamata, pensate, “fastidiosa”, proprio in virtù della difficoltà di dimostrarne la presenza nelle piante in cui taluni sostengono che è invece presente!
E in nome della affermata presenza di questo invisibile ad occhio nudo micro-organismo si vorrebbe procedere alla distruzione della foresta degli ulivi del Salento e dell’ecosistema mediterraneo ad essa annesso, letteralmente distruzione e avvelenamento di questo ecosistema che è innanzitutto ecosistema dell’ uomo da secoli e secoli in questo lembo di Italia proteso verso la Grecia, patria della civiltà mediterranea e occidentale greco-italica!
Chiediamo ai sensibili artisti che qui a Melpignano, nel cuore del basso Salento, saranno riuniti nel grande abbraccio universale di migliaia e migliaia di persone che stanno giungendo da ogni dove dell’ universo-mondo, senza enfasi alcuna, riuniti nel nome proprio della tradizione popolare identitaria del sud Italia, una cultura stratificata di popoli cresciuta all’ombra degli ulivi e nutrita dal sacro olio d’oliva, di portare su quel palco una mano al cuore e il verde ramo d’ulivo al cielo, per difendere l’olivo e l’ecosistema stesso del mitologico ragno Taranta, che nel Salento vive, e che con la pioggia speculativa e genocida di pesticidi ed erbicidi “xylellisti” si finirebbe per sterminare insieme a tutto il suo habitat, e così lì gridare: «“Basta mistificazione pseudo-scientifica!”,“STOP FRODE XYLELLA”. Via la motosega, i bulldozer e ogni agro- veleno dai sacri fortissimi ulivi dell’agro foresta degli ulivi del Salento, sacro pluri-millenario Patrimonio di tutta l’Umanità! Basta biocidi assurdi esecrabili ingiustificabili ed inammissibili contro la flora e fauna domestica e selvatica di questa terra, contro la salubrità per le persone, contro l’ economia della tradizione, con la scusa agro-terroristica dei naturalissimi patogeni! BASTA, in nome di tutto ciò che e’ giusto! W il Salento e tutto il sud Italia, che appartengono a chi li rispetta e a chi li ama!»
Una denuncia doverosa, col senso morale insito nel cuore di ogni vero artista, una denuncia della pura follia di quanto sta avvenendo al di là anche dei possibili profili fraudolenti e vasti interessi sottesi che sono al vaglio della magistratura e in gran parte anche smascherati dal migliore giornalismo locale, nazionale ed internazionale ormai.
Artisti che venendo nel Salento in occasione dell’atteso evento avranno, poi, anche modo di verificare personalmente l’esagerazione che è stata fatta in questi mesi mediaticamente a livello nazionale e internazionale sulla sintomatologia di rami secchi a danno degli ulivi salentini, imputata forzatamente in maniera poco scientifica e molto nebulosa, proprio a “xylella” (pur in presenza di ben più evidenti cause effettive correlate anche a ben più facilmente diagnosticabili parassiti iper-presenti negli alberi colpiti). Una sintomatologia associata speculativamente proprio a “xylella”, per motivi ormai ben noti, e per fare scattare così anche una “quarantena” dei pieni poteri speciali, persino in deroga a norme volte alla tutela della salute pubblica, oltre che dell’ambiente. Una pura follia!
Artisti che potranno così rendersi conto con i loro occhi, (sempre se non siano accompagnati da personaggi “interessati”), di come tantissime aree del territorio salentino siano invece un tripudio di uliveti sanissimi argentei e in piena produzione, così nell’ otrantino e nelle stesse aree dell’ hinterland di Melpignano; e persino nelle zone dove la sintomatologia in questione si è presentata, ovvero nell’ arco gallipolino, gli ulivi ripollonano dalla radice, segno di vita e forza rigenerativa non soppressa, quando non anche dai fusti rigermogliano, contrariamente a certe nefaste e “disperate” prognosi senza speranza emesse da taluni, presumibilmente pertanto interessati, con fini evidentemente agroterroristici.
Il Salento, terra di Rinascita e di affermazione di un forte ambientalismo naturalista che migliora il paesaggio con il restauro dei suoi beni culturali “com’erano e dov’erano”, (e un grande esempio si può vedere quest’anno nella stessa Melpignano che mostra al mondo l’ eccellente certosino ed amorevole recupero, da poco inaugurato, del fossato del suo castello), salvando e vivificando i suoi beni culturali immateriali, (di cui la Notte della Taranta è un grande simbolo), e con la riaffermazione della biodiversità naturale e di quella domestica tradizionale, operando attraverso rinaturalizzazioni e seguendo e affermando le filosofie del biologico e dell’agroecologia in agricoltura, il tutto nel principio della ricerca del pittoresco nel paesaggio, stimolo creativo all’arte e alla ricerca scientifica, e operando con la massima attenzione verso la salubrità e la piacevolezza di vita, è però sotto attacco da parte di molteplici avide e spregiudicate lobby che vogliono questa terra ambita, che è potenzialmente un paradiso terrestre come i suoi abitanti migliori si stanno impegnando a rendere, lobby del cemento e dell’asfalto, della mala della Green Economy Industriale (di mega eolico, mega fotovoltaico nei campi e non sui tetti degli edifici recenti come sarebbe invece etico e giusto, e delle biomasse), delle trivellazioni petrolifere in mare, dei mega-gasdotti, dei rifiuti (lobby questa che non ricicla i materiali a favore invece di sempre pericolosissime inquinanti discariche e di speculativi tossici inceneritori, o che quando anche ricicla punta sui mega impianti sempre devastanti e impattanti per il territorio al posto delle soluzioni virtuose a misura di comunità), delle industrie insalubri ed altamente inquinanti, degli OGM e dell’agrochimica avverse al biologico, e persino del nucleare, contro cui si batte eroicamente e resiste il popolo dei salentini e di chi ama il Salento; e la Notte della Taranta è anche un momento per tutti per essere più uniti in un cuore unico di miriadi di cuori che battono all’ unisono per realizzare uno stesso grande sogno fattibile di un Salento più Naturale in nome della Bellezza e della Giustizia!
Durante il Concertone tanti cittadini saranno presenti per informare sulla follia di dei piani anti-xylella ormai al centro di tante inchieste giornalistiche, turisti e salentini in cerca della Verità!
Per cui, artisti carissimi, sappiate che non sarete soli nell’esprimere da quel palco queste importanti attesissime parole, che saranno fruttuosi macigni in grado di innalzare baluardi e cattedrali immense per il Bene di questa nostra grande amata Terra!
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Info:
Forum Ambiente e Salute del Grande Salento
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